L’uso dei sottoprodotti dell’agricoltura nei mangimi animali può permettere un risparmio ecologico e una via diversa per l’ecosostenibilità ambientale.
Cosa è successo ancora al torrente di Polcevera a Genova
Cosa è successo al torrente Polcevera di Genova nella serata del 2 maggio. Si temeva una nuova emergenza, ma le autorità parlano di “sversamento modesto” di benzina.
Centinaia di litri di benzina sono finiti nella tarda serata del 2 maggio nel torrente Polcevera, a Genova, creando una nuova situazione di allerta mista a paura dopo l’incidente del 17 aprile a una conduttura della raffineria Iplom a Busalla. In quel caso erano finiti nel torrente circa 700 metri cubi di petrolio che hanno provocato una morìa di pesci e di anfibi.
Le autorità in val Polcevera per controllare la situazione
La Protezione civile e i Vigili del fuoco, insieme a volontari e medici del 118, hanno lavorato tutta notte per bloccare lo sversamento, la cui provenienza è ancora incerta, e far rientrare l’emergenza. Nessuna persona risulta intossicata, anche se le telefonate di cittadini e residenti spaventati sono state decine a causa del forte odore di benzina avvertito fin dentro le case. Si pensa che la perdita sia dovuta a un’autocisterna anche se non si esclude la natura dolosa dell’incidente. Vicino al luogo dello sversamento si trovano i depositi di idrocarburi della raffineria Sigemi e dell’azienda Sdp, anche se il collegamento non è stato accertato.
Durante la notte tra il 2 e il 3 maggio il sindaco di Genova Marco Doria, il presidente della Liguria Giovanni Toti e il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti si son recati in val Polcevera per monitorare la situazione personalmente.
Nuovo sversamento nel #Polcevera. Seguo situazione, aggiornamento su interventi in corso con prefetto #Genova Spena e ammiraglio Pettorino.
— Gian Luca Galletti (@glgalletti) 2 maggio 2016
Lo sversamento nel torrente è stato modesto
Alla fine le autorità hanno parlato di sversamento modesto affermando che tutto sarebbe sotto controllo. “L’emergenza è finita. Si è trattato di un inquinamento modesto che è stato contenuto e che non ha raggiunto il mare. Restano da capire le cause dello sversamento e dove sia avvenuto”, ha detto Toti durante il sopralluogo.
Di stesso avviso anche l’ammiraglio e comandante della Capitaneria di porto Giovanni Pettorino ha detto che “siamo a otto chilometri dalla foce del torrente, ci sono già barriere montate, l’intervento dei Vigili del fuoco è stato tempestivo. La quantità di idrocarburi sversata è modesta”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Torna il 19 e 20 aprile lo sciopero globale per il clima, che in Italia vede coinvolte 25 città. Giovani in piazza anche per Gaza.
I lavori del ponte sullo stretto di Messina dovrebbero iniziare a dicembre 2024 e concludersi nel 2032. Ma i cittadini si ribellano.
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente ha imposto di rimuovere quasi del tutto alcuni Pfas dall’acqua potabile negli Stati Uniti.
La Corte europea per i diritti dell’uomo dà ragione alle Anziane per il clima: l’inazione climatica della Svizzera viola i loro diritti umani.
Dopo i rilievi nell’acqua potabile del Veneto e della Lombardia, sono state trovate tracce di Pfas nei delfini, tartarughe e squali spiaggiati sulle coste della Toscana.
Un nuovo rapporto di Wri e università del Maryland fa il punto sulla deforestazione. Miglioramenti in Brasile e Colombia, ma passi indietro altrove.
Sabato 6 aprile, il settimanale porta in edicola e online le tematiche del “vivere verde”. Con un’intervista a Simona Roveda.
A distanza di un mese dall’annuncio dello Zambia, anche il Malawi ha dichiarato lo stato di calamità a causa della siccità prolungata da El Niño.