Con Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, abbiamo esplorato i temi chiave degli Stati generali della green economy 2024 il 5 e 6 novembre.
Ralph Lauren si impegna a contrastare la deforestazione
Il marchio di abbigliamento Ralph Lauren ha annunciato di aver adottato nuove linee guida per rendere sostenibile la propria catena di approvvigionamento.
La Ralph Lauren Corporation, azienda di abbigliamento statunitense, celebre per la linea sportiva Polo, ha finalmente reso più sostenibile la propria catena di approvvigionamento. La società ha infatti annunciato di aver adottato nuove rigorose linee guida per ridurre l’impatto ambientale della propria catena di fornitura delle materie prime, in particolare tracciando la fonte dei tessuti a base di legno, come viscosa e rayon, e contrastare così la deforestazione.
Moda etica
L’azienda di abbigliamento, fondata nel 1968 dallo stilista e imprenditore americano Ralph Lifshitz, ha dunque varato una nuova politica volta ad eliminare ogni connessione con la distruzione della foresta pluviale e la violazioni dei diritti umani. Halide Alagöz, vice presidente della produzione globale e dell’approvvigionamento di Ralph Lauren, ha dichiarato che l’azienda ha già comunicato questo impegno ai suoi fornitori. Entro la fine dell’anno la società pubblicherà le sue nuove linee guida per l’approvvigionamento, che sono “parte di un’iniziativa più ampia per stabilire tracciabilità, valutazione del rischio e verifica delle materie prime che usiamo”, ha affermato Alagöz.
Ralph Lauren e Rainforest Action Network
La nuova politica di Ralph Lauren sui tessuti a base di legno è stata sviluppata con la collaborazione dell’organizzazione conservazionista Rainforest Action Network. La ong, attraverso la campagna Out of Fashion, mette pressione ai grandi marchi di abbigliamento affinché riducano il proprio impatto sulle foreste. Milioni di alberi vengono infatti abbattuti per la loro polpa di legno che viene poi utilizzata per realizzare tessuti dai grandi marchi della moda. Oltre 60 marchi, tra cui H&M, Zara, Stella McCartney, Asos, Levis Strauss & Co, hanno adottato politiche forestali più sostenibili, ha affermato Brihannala Morgan, attivista di Rainforest Action Network che ha collaborato con Ralph Lauren nello sviluppo delle nuove linee guida.
I consumatori chiedono aziende responsabili
L’annuncio di Ralph Lauren è la conseguenza di una tendenza di mercato che vede i consumatori prediligere marche responsabili dal punto di vista sociale e ambientale. Secondo un recente studio condotto da Europanel e Flamingo per Unilever, quasi un terzo dei consumatori acquista in base alla reputazione dell’azienda.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Entro il 2025, 40 porti italiani saranno dotati di spugne per assorbire gli oli. Si inizia da cinque tappe simboliche: Napoli, Messina, Brindisi, Ravenna e Trieste.
Una stretta opera di sorveglianza anti-bracconaggio ha dato i suoi frutti: il parco nazionale di Kaziranga ha quasi azzerato le uccisioni di rinoceronti.
A Palazzo Bovara apre al pubblico una tre giorni di confronto e conoscenza della moda sostenibile dal titolo Smart Closet.
Un aumento del 30% rispetto all’anno precedente, che risente anche delle conseguenze dei cambiamenti climatici.
Dall’11 al 13 ottobre a Parma c’è Fragile: il festival per trovare soluzioni e strategie per ridurre il nostro impatto sul pianeta.
Approvato quasi due anni fa, il regolamento sulla forestazione importata dovrebbe entrare in vigore il 31 dicembre. Ma in tanti chiedono una revisione.
È ormai inevitabile il superamento di un settimo “limite planetario” (su nove), legato al processo di acidificazione degli oceani.
Il territorio dell’Alta Murgia in Puglia è il dodicesimo geoparco proclamato dall’Unesco in Italia.