Un’impresa di rewilding per far rinascere le Highlands scozzesi

Un ambizioso progetto di rewilding è stato approvato con lo scopo di ripristinare la natura in una vasta area delle Highlands scozzesi.

Dal Loch Ness, passando per la fascia centrale delle valli di Cannich, Affric, Moriston e Shiel, fino a Kintail sulla costa ovest, lo scopo è quello di far rinascere la natura e rafforzare le connessioni tra le comunità e la fauna. L’iniziativa di rewilding Affric Highlands ha l’obiettivo di ripristinare la natura delle Highlands scozzesi attraverso una rete che unisca diverse proprietà terriere, coprendo potenzialmente un’area di circa 200mila ettari.

rewilding
Distesa di erica nelle valli scozzesi © Ali Elliott/Unsplash

L’obiettivo del rewilding

Il progetto è nato dopo tre anni di intense consultazioni tra Trees for life, un’associazione di tutela ambientale, Rewilding Europe e le altre parti interessate, tra cui le comunità e i proprietari terrieri. Coinvolgere la popolazione locale fin dall’inizio è fondamentale per il successo delle opere di rinaturalizzazioneAlan McDonnel, responsabile della conservazione presso Trees for life, ha incontrato più di cinquanta parti con l’aiuto sia di psicologi, per comunicare al meglio l’iniziativa anche alle persone più scettiche e timorose, sia attingendo dall’esperienza degli altri siti europei che hanno intrapreso una strada simile.

Con il termine rewilding si intende il processo che permette di ristabilire i processi naturali di un territorio. Si parla dunque di protezione e, se necessario, reintroduzione di specie chiave, creazione di corridoi ecologici e molto altro. “Rewilding è una parola che spaventa”, afferma McDonnel, poiché le persone pensano sia riferito solamente alla reintroduzione di orsi e lupi. “Per Trees for life significa terra, e tutto ciò che può sopportare. Motivati dalla natura che ne deriverà, dando valore a tutto: dalle opportunità per le imprese con nuovi posti di lavoro, al capitale naturale e alla capacità di monetizzarlo”.

Scozia
Vacche highlander © Tom Robinson/Unsplash

Il progetto Affric Highlands

Affric Highlands è entrato a far parte della grande famiglia di Rewilding Europe, una rete di progetti di ripristino su larga scala che insieme cercano di dimostrare come un ambiente naturale – più “wild” – possa creare società moderne, prospere e sane. Si è unito così alle altre otto aree pionieristiche di rewilding presenti in Europa, tra cui i nostri Appennini centrali con Rewilding Appennines.

Rewilding Europe sostiene che questo lavoro nelle Highlands sia un faro di speranza per invertire il declino dell’habitat e della fauna selvatica provocato dal sovrasfruttamento di vaste aree scozzesi, lasciate prive di alberi, spoglie e prosciugate al punto che non è rimasto quasi nulla di non intaccato dall’uomo. La proposta si basa sulla convinzione che la natura, le persone e le imprese abbiano bisogno l’una dell’altra per essere sostenibili a lungo termine. Lo sviluppo di questi tre filoni intrecciati – natura, persone e affari – è l’obiettivo di Affric Highlands.

Highlands scozzesi
Riportare la naturalezza nelle Highlands © J. Desbiens Boulton/Unsplash

Le fasi dell’iniziativa

All’interno dell’area, dopo secoli di abbattimenti e pascolo eccessivo (cervi e pecore), si sta lavorando per trasformare i pendii delle colline, ora spogli, in foreste; rendere i corridoi naturali, come fiumi e creste montuose, più boscosi; sostituire selettivamente le piantagioni con foreste autonome. L’obiettivo è quello di avere foreste e boscaglie collegate da una copertura arborea autorigenerante naturalmente, per creare aree sempre più ricche di biodiversità.

Saranno ripristinate le torbiere, ora drenate e danneggiate, per avere ancora una volta pozzi (e fonti) di carbonio e ulteriori habitat di zone umide. I nuovi paesaggi di torbiera serviranno anche da riserva d’acqua, trattenendola e mitigando le inondazioni e la siccità. I pascoli naturali dei grandi erbivori, infine, serviranno ad accelerare la diversità delle piante e il disturbo del suolo. Tuttavia, l’attuale mancanza di predatori naturali, per esempio del cervo, obbliga a influenzarne la dinamica di popolazione, con abbattimenti controllati i quali, in compenso, offrono una fornitura costante di carcasse, a beneficio di una miriade di specie durante le stagioni.

Si stanno rimuovendo le recinzioni per costruire un’area selvaggia continua, in collaborazione con i vari proprietari terrieri. Per far ciò sono molto importanti le iniziative educative di promozione della convivenza uomo-fauna selvatica, con lo scopo di ridurre al minimo i conflitti ed evidenziare i benefici di un paesaggio più ricco ecologicamente. Anche le barriere acquatiche verranno rimosse, per lasciare spazio ai boschi ripariali e alle zone cuscinetto, incoraggiando la convivenza con le specie come il castoro.

rewilding in Scozia
Cervi in Scozia © Austin Tiffany/Unsplash

L’economia locale

Sarà fondamentale, per promuovere la crescita locale, il sostegno alle nuove e vecchie imprese che operano in sintonia con la natura, sfruttando il turismo e i prodotti naturali raccolti in maniera sostenibile. Le Affric Highlands saranno un’area innovativa per la vendita di carbonio naturale, ottenuto grazie al lavoro di rewilding.

La vendita di carbonio potrà avere degli effetti positivi anche per la comunità: si sta pensando infatti, con i soldi delle vendite di carbonio, di promuovere dei “crediti di rewild”, ovvero dei crediti che andranno nelle tasche dei proprietari dei terreni sui quali sono avvenuti prima il rewilding e poi l’estrazione del carbonio. Potrebbe essere la chiave del modello di business di questo progetto, grazie alla crescente quantità di carbonio che sarà immagazzinata di anno in anno e al numero sempre maggiore di habitat che saranno ripristinati, fonti primarie di carbonio naturale.

“Spero vivamente di vedere, nei prossimi cinque anni, i primi passi per ripristinare le foreste e le torbiere su larga scala, in modo che le persone trarranno beneficio attraverso nuovi flussi di entrate per le imprese comunitarie e i proprietari terrieri”, dichiara McDonnel.

Affric Highlands entra a far parte di Rewilding Europe

Affric Highlands è stato sovvenzionato con una donazione di 200mila sterline dalla fondazione britannica Esmée Fairbain, per il periodo di sviluppo iniziale di due anni, durante il quale McDonnell recluterà altre persone per lavorare a tempo pieno al progetto, con inizio nel 2023. Inoltre, anche Rewilding Europe ha contribuito a finanziare i lavori con una sovvenzione di 300mila euro, trasformando ufficialmente Affric Highlands nel loro nono progetto di rewilding, primo nel Regno Unito, avvicinandosi sempre di più all’obiettivo di dieci aree di rewilding sparse per l’Europa.

“Affric Highlands è un’impresa audace, eccitante e stimolante per il recupero della natura, che farà salire la Scozia nella classifica della biodiversità. La nostra decisione di accettare l’iniziativa come nostra nona area di rewilding riflette il duro lavoro e i risultati di Trees for life, dei suoi volontari e dei suoi partner”, conclude Frans Schepers, amministratore delegato di Rewilding Europe.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati