
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
L’obiettivo dell’edizione 2016 di Terra Madre Salone del Gusto è ambizioso: 70 per cento di raccolta differenziata dei rifiuti. Ma come raggiungere questo obiettivo e soprattutto come creare un evento che riduca il proprio impatto ambientale? Grazie anche alla collaborazione tra Amiat, partner tecnico dell’edizione 2016, e i Consorzi Comieco , Ricrea e Rilegno,
L’obiettivo dell’edizione 2016 di Terra Madre Salone del Gusto è ambizioso: 70 per cento di raccolta differenziata dei rifiuti. Ma come raggiungere questo obiettivo e soprattutto come creare un evento che riduca il proprio impatto ambientale?
Grazie anche alla collaborazione tra Amiat, partner tecnico dell’edizione 2016, e i Consorzi Comieco , Ricrea e Rilegno, che si occuperanno della gestione della raccolta rifiuti durante l’intero evento. Saranno quasi i 800 cassonetti saranno posizionati in tutte le aree dedicate al Salone, per avviare a differenziata carta e cartone, imballaggi in plastica, vetro e imballaggi in metallo, organico e infine rifiuti non recuperabili.
“La nostra è un’esperienza consolidata negli anni, nata dalla comune scelta perché la produzione dei rifiuti fosse minimizzata”, spiega Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco, Consorzio che si occupa del riciclo di carta e cartone. “Come ad esempio la realizzazione degli stessi stand in cartone: un’idea estremamente interessante perché potranno essere interamente recuperati alla fine dell’evento”.
Ma come implementare ulteriormente la raccolta? “Il consiglio è quello di puntare a prodotti realizzati partendo da fibre da riciclo, dall’oposculo al manifesto”, continua Montalbetti. “O ad esempio valutare la componentisca di cartone per gli stand e una buona organizzazione di contenitori per la raccolta del cartone”.
Si stima che carta e cartone possano avere un ciclo di almeno 7 volte. “Le opportunità ci sono sì nel riciclo, ma anche nell’organico. Carta e cartone sono un ottimo componente nella realizzazione del compost”, spiega il direttore generale.
Non solo rifiuti. Anche il cibo, tema principale del Salone del Gusto Terra Madre, avrà l’opportunità di essere “riciclato”. Grazie alla collaborazione tra Slow Food e Comieco, sarà messa a disposizione un’app per conoscere quali ristoranti e locali di Torino e vicinanze metteranno a disposizione la doggy bag. “In futuro vedremo le guide enogastronomiche valutare i ristoranti anche in base anche a questo tipo di servizi”, conclude Montalbetti.
C’è un’altra materia “nobile”, che avrà una parte da protagonista al Salone. L’acciaio da imballaggio. “Dal 2008 Ricrea, il Consorzio per il riciclo e recupero degli imballaggi in acciaio, collabora con Slow Food in qualità di partner ambientale di 5 edizioni del Salone del Gusto Terra Madre, 4 edizioni di Slow Fish e Cheese”, racconta Roccandrea Iascone, responsabile della comunicazione del Consorzio.
“In tutte queste occasioni Ricrea riesce a coniugare il concetto di funzionalità e sostenibilità degli imballaggi in acciaio di cui ha il compito di assicurarne il riciclo evitando che vadano dispersi in discarica”. Infatti “molti dei prodotti dei presidi Slow Food, tra cui pomodori pelati, legumi, tonno, acciughe, biscotti, dolci e olio, sono confezionati con barattoli, scatole o latte in acciaio, che oltre a conservare e proteggere il prodotto assicurano la loro totale riciclabilità al 100 per cento e all’infinito, grazie al fatto che dopo il loro uso vengono portate da Ricrea in acciaieria per essere fuse e tornare nuovo acciaio”.
“La nostra collaborazioe con il Systemic Event Design parte fin dall’inizio, ovvero dal 2006”, racconta Monica Martinengo, responsabile comunicazione del Consorzio Rilegno. “Collaborazione che nasce dalla condivisione dei valori stessi di Slow Food, ‘buono, pulito e giusto’. Nel caso del legno l’imballaggio che si nota di più è la cassetta della frutta, un materiale che si abbina automaticamente al concetto di sostenibilità e naturalità. Durante il Salone del Gusto raccoglieremo anche i tappi di sughero: nelle enoteche ci sarà un contenitore in legno riciclato dove si potranno buttare i tappi. Da qui verranno raccolti e riciclati, diventando pannelli isolanti per l’edilizia. Saremo inoltre presenti in tutte le isole ecologiche messe a disposizione durante l’evento”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
Un tribunale condanna Greenpeace a pagare 660 milioni di dollari. L’accusa? Aver difeso ambiente e diritti dei popoli nativi dal mega-oleodotto Dakota Access Pipeline.
In Italia sono 265 gli impianti ormai disuso perché non nevica più: rimangono scheletri e mostri di cemento. E l’esigenza di ripensare la montagna e il turismo.
Temendo la presenza di rifiuti tossici, la Groenlandia ha interrotto l’estrazione dell’uranio. Ora potrebbe essere costretta a ricominciare. O a pagare 11 miliardi di dollari.
L’organizzazione della Cop30 nella foresta amazzonica porta con sé varie opere infrastrutturali, tra cui una nuova – contestatissima – autostrada.
Incidente nel mare del Nord tra una petroliera e una nave cargo: fiamme e fumo a bordo, si teme lo sversamento di combustibile in mare.
Saudi Aramco, ExxonMobil, Shell, Eni: sono alcune delle “solite” responsabili delle emissioni di CO2 a livello globale.
A23a, l’iceberg più grande del mondo, si è fermato a 80 km dalla Georgia del Sud, dove ha iniziato a disgregarsi.
Una causa intimidatoria per fermare chi lotta per la difesa delle risorse naturali e contro le giganti del petrolio. È quanto sta vivendo Greenpeace per le proteste contro il Dakota access pipeline.