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Buone notizie dal tratto di mare tra Liguria, Provenza e Sardegna, area marina protetta che vede per la prima volta aumentare il numero di avvistamenti dei mammiferi marini.
Balenottere, delfini, globicefali, stenelle e molti altri, sembra stiano tornando a popolare il Santuario dei Cetacei, area marina protetta istituita nel 1998 nel tratto del mare tra Liguria, Provenza e Sardegna. E questo nonostante le attività di origine antropica che spesso possono trasformarsi in disastri ambientali come il recente naufragio della Costa Concordia, a pochi passi dall’isola del Giglio.
I dati incoraggianti sono stati raccolti grazie al progetto internazionale per il monitoraggio dei cetacei, con il coordinamento di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), la partecipazione di Fondazione CIMA (Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale), Accademia del Leviatano, Università di Pisa e Corsica Sardinia Ferries.
Un progetto che dura da cinque anni e che ha portato, a chiusura della stagione estiva, a registrare un trend in continua crescita dal 2008. Nel Santuario dei Cetacei il tasso d’incontro degli esemplari è costantemente cresciuto: da 1,6 avvistamenti per ora nel 2008 fino a 3 avvistamenti all’ora nell’estate 2012. Anche il numero complessivo di avvistamenti è aumentato superando i 600 avvistamenti durante l’estate 2012.
La tratta più “fortunata” è quella che va da Nizza a Calvi, registrando ben 340 avvistamenti, molti dei quali balenottere; anche sulla tratta Savona Bastia è cresciuto il numero di avvistamenti di balenottere: 40 individui durante l’estate 2012 contro i 6 dell’anno precedente. Nella tratta più orientale, la Livorno-Golfo Aranci, il numero è aumentato notevolmente rispetto all’anno precedente: 96 avvistamenti di cetacei contro i 61 dell’anno precedente, tra cui tursiopi, balenottere e capodogli.
Molti degli avvistamenti avvengono grazie a studenti, ricercatori provenienti da ogni parte del mondo (Cina, Argentina, Spagna, Inghilterra, Portogallo e Stati Uniti) che spesso salgono sulle navi di Corsica Sardinia Ferris, che fin dal 1989 partecipa a studi e monitoraggi, proponendo, soprattutto alle scuole, corsi di educazione ambientale a bordo delle navi.
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