
Durante un convegno organizzato da CapBus Service e InGenio a Prato, si è parlato di sicurezza nella mobilità del futuro e nell’elettrificazione dei trasporti.
Siviglia sogna in grande sulla mobilità ciclabile, sulla scia delle azioni intraprese da città come Nantes o come Lubiana, perché non solo il nord Europa può investire adeguatamente nella bicicletta come mezzo di trasporto del futuro. Qualche dato sulla mobilità ciclabile a Siviglia Dal 2006 al 2011 nella città spagnola è stato decuplicato il numero
Siviglia sogna in grande sulla mobilità ciclabile, sulla scia delle azioni intraprese da città come Nantes o come Lubiana, perché non solo il nord Europa può investire adeguatamente nella bicicletta come mezzo di trasporto del futuro.
Dal 2006 al 2011 nella città spagnola è stato decuplicato il numero di ciclisti, mentre dal 2004 al 2010 sono stati moltiplicati per dieci i chilometri di piste ciclabili. Ora la città è attraversabile pedalando in sicurezza e le piste ciclabili sono state realizzate su grandi viali con marciapiedi larghi.
Le corsie delle bici sono protette anche quando non sono in separata sede e le ciclabili su tratti pavimentati sono delimitate da borchie metalliche col simbolo della bicicletta. Quando c’è un restringimento della carreggiata ciclabile c’è un segnale a terra che lo indica. Ci sono ciclabili con precedenza per i pedoni e semafori con priorità per biciclette, nonché stalli più sicuri contro i furti delle due ruote.
Inoltre esistono il bike sharing chiamato SeVici, il servizio bici bus, le zone pedonali e a traffico limitato. Anche l’Università di Siviglia ha un servizio di prestito di biciclette pieghevoli, con una “flotta” di più di 400 bici. L’intermodalità è stata così potenziata attraverso la rete metropolitana di Siviglia.
Il piano di investimenti dell’Andalusia sulla mobilità ciclabile dal 2014 al 2020 prevede ben 420 milioni di euro, in cui è progettata anche la creazione di percorsi ciclabili di collegamento con i comuni vicini.
Queste politiche hanno permesso a Siviglia di essere quarta nella classifica 2013 di Copenhagenhize, trasformandosi nella capitale delle biciclette del Sud Europa e comunque di rimanere tra le prime dieci città nella classifica 2014. Il 2013 fu anche l’anno in cui in Spagna si registrarono più acquisti di biciclette che di automobili.
Il progetto di Siviglia risulta vincente, in quanto sta convincendo anche altre città della regione dell’Andalusia ad applicare ricette simili. Uno stimolo utile per tutta l’Europa meridionale, Italia compresa.
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