Dieta mediterranea

Spaghetti alla barba di frate, la ricetta con gli agretti di stagione

Una ricetta insolita che unisce la barba di frate agli spaghetti e alla croccantezza dei pinoli, per un primo sano e saporito. Vegetariano e d’effetto!

Pronti in poche mosse, questi spaghetti alla barba di frate conquisteranno anche gli amici vegetariani con il loro gusto ricco e accattivante, grazie alla nota affumicata della ricotta al forno.

Ingredienti degli spaghetti alla barba di frate per 4 persone

320 g di spaghetti

2 mazzi di barba di frate (o agretti)

200 g di ricotta al forno affumicata da grattugiare

2 cucchiai di pinoli

la scorza di 1 limone

olio extravergine di oliva

sale e pepe

Preparazione

Inizia la preparazione eliminando la parte finale più dura dai ciuffetti degli agretti, poi lavali sotto il getto dell’acqua fredda. In una pentola grande porta ad ebollizione abbondante acqua leggermente salata.

Barba di frate
Cuoci a vapore la barba di frate © Beatrice Spagoni

Nel frattempo, in una pentola per la cottura a vapore, scalda altra acqua, quindi distribuisci la verdura lavata nel cestello e cuocila a vapore 5 minuti. In una ciotola versa 2 cucchiai di olio d’oliva e aggiungi abbondante scaglie o trito di ricotta al forno.

Condimento
Condisci la barba di frate con olio, ricotta al forno e pepe © Beatrice Spagoni

Quando la verdura sarà pronta, mettila nella ciotola con il condimento, cospargi con una macinata di pepe e mescola delicatamente. Lessa gli spaghetti nell’acqua bollente, intanto trita grossolanamente i pinoli.

Spaghetti alla barba di frate
Trita grossolanamente i pinoli © Beatrice Spagoni

Scola gli spaghetti al dente e versali nella ciotola con la barba di frate e amalgama bene. Trasferisci gli spaghetti in ciascun piatto, cospargi con altra ricotta al forno, della scorza di limone grattugiata, i pinoli tritati e servi subito.

Spaghetti alla barba di frate
Gusta gli spaghetti con scorza di limone grattugiata e i pinoli tritati © Beatrice Spagoni

Notizie e consigli

La barba di frate è una pianta rustica, che cresce con facilità anche nei terreni poveri, resistente all’attacco dei parassiti e delle malattie e quindi naturalmente predisposta alla coltivazione con il metodo biologico.

Questo primo piatto si abbina a un vino bianco delicato lievemente amarognolo, come il piemontese Roero Arneis.

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