
Papa Francesco, guida audace e inclusiva, ha traghettato la Chiesa nel nuovo millennio, rompendo tradizioni e abbracciando la diversità. Qui un tentativo di raccogliere la sua eredità.
Ogni amante del calcio lo sa bene: l’Italia non spicca per la qualità dei suoi stadi. Fatte rare eccezioni, si tratta di impianti scomodi e vetusti, ormai lontani anni luce dalle avveniristiche strutture costruite nel Regno Unito, in Spagna o in Germania. Eppure dalla provincia di Pisa arriva una storia di economia circolare che ci
Ogni amante del calcio lo sa bene: l’Italia non spicca per la qualità dei suoi stadi. Fatte rare eccezioni, si tratta di impianti scomodi e vetusti, ormai lontani anni luce dalle avveniristiche strutture costruite nel Regno Unito, in Spagna o in Germania. Eppure dalla provincia di Pisa arriva una storia di economia circolare che ci regala un piccolo record: quello del primo stadio al mondo interamente dotato di seggiolini in plastica riciclati. Certo, non parliamo dei 100mila posti dello stadio Camp Nou di Barcellona o degli 81mila del Signal Iduna Park di Dortmund, ma del piccolo stadio comunale EttoreMannucci di Pontedera.
Nella cittadina toscana di circa 20mila abitanti – la cui squadra milita nel girone A della Serie C – i tremila nuovi sediolini dell’impianto sono stati interamente realizzati in plastica riciclata. E più nello specifico in plasmix, l’insieme di plastiche eterogenee contenute negli imballaggi e non recuperate come elementi singoli: un rifiuto un tempo destinato alle discariche o agli inceneritori, che ora invece sta trovando nuovi sbocchi di mercato. Oltretutto quella di Pontedera non è solo una bella storia di economia circolare, ma anche un esempio di riutilizzo degli scarti “a chilometro zero”; tutti i materiali derivano infatti dalle raccolte differenziate toscane, selezionati dall’azienda Revet che li ha poi affidati a Revet Recycling per la trasformazione.
Al progetto ha preso parte anche Omsi – un’azienda bolognese leader nello stampaggio di sedute per impianti sportivi – che ha supervisionato la trasformazione del materiale grezzo riciclato in materiale in linea con le norme europee V2 adottate dalla Fifa, la Federazione internazionale di calcio. Ora la sfida sarà quella di ridurre i costi di fabbricazione di questo tipo di seggiolini, in modo da renderli competitivi sul mercato e adatti anche strutture di dimensioni più importanti. Ma nel frattempo la Commissione europea, nell’ambito di un progetto che punta a migliorare la sostenibilità ambientale degli eventi sportivi, ha presentato lo stadio di Pontedera come un positivo “caso pilota” durante la European green week.
Insomma anche il mondo del calcio inizia a puntare sulla riconversione ecologica. Lo scorso anno la Juventus, squadra di calcio che milita nella Serie A italiana, ha affrontato l’intera stagione con una terza maglia realizzata in plastica riciclata raccolta negli oceani; la collaborazione con l’associazione Parley for the Oceans prosegue anche quest’anno con la maglietta pre-gara, seguendo la linea già tracciata da alcuni dei più importanti squadre europee come Manchester United, Real Madrid e Bayern Monaco. L’estate scorsa, ai Mondiali di calcio femminili che si sono tenuti in Francia, ben 14 nazionali hanno utilizzato kit da gara realizzati in plastica recuperata in mare; e sempre in tema di divise, le nuove lavorazioni sono sempre più attente alla sostenibilità attraverso l’utilizzo di coloranti vegetali e di fibre di cuoio naturali riciclate.
Nella quarta divisione inglese milita poi il Forest Green Rovers, che si fregia del titolo di squadra di calcio più “verde” del Pianeta: la società si avvale esclusivamente di energia rinnovabile, offre un’alimentazione vegana ai propri giocatori, al suo staff e ai tifosi e gioca su un campo con manto erboso biologico. Una serie di misure che sono gli valse non solo la prima certificazione a “emissioni zero” dalle Nazioni Unite, ma anche un importante contratto di sponsorizzazione con la Candriam, multinazionale impegnata nel campo della gestione patrimoniale. La sostenibilità, in effetti, può diventare anche un buon affare.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Papa Francesco, guida audace e inclusiva, ha traghettato la Chiesa nel nuovo millennio, rompendo tradizioni e abbracciando la diversità. Qui un tentativo di raccogliere la sua eredità.
Una missione scientifica in un atollo della Polinesia francese ha permesso di scoprire l’esistenza di coralli che sopravvivono in acque molto calde.
Quante imprese hanno i mezzi per far fronte a un danno all’ambiente? A dare una risposta è la rilevazione di Pool Ambiente su dati Ania.
Il parlamento dell’Ungheria ha approvato una nuova stretta repressiva che inserisce in Costituzione il divieto a manifestazioni come il Pride.
Per anni Chevron ha inquinato e alterato la costa vicino a New Orleans, negli Stati Uniti, andandosene senza bonificare
Donald Trump ritiene che abbattendo le foreste si possano limitare gli incendi e produrre più legname. Gli esperti gli danno torto.
In un nuovo decreto previsti limiti più stringenti per queste molecole chimiche eterne, ma ancora superiori a quelle indicate dalle agenzie ambientali.
Trovato un accordo sul testo del trattato di pace con Baku, che non è ancora stato firmato e presuppone grosse concessioni da parte di Erevan. Intanto il parlamento approva un disegno di legge per la richiesta di adesione all’Ue.
Siamo stati a Montespluga per lo Skialp Fest di Homeland per capire perché lo scialpinismo sia un modo bellissimo e meno impattante di vivere la montagna.