
Lo scienziato felice
Per trovare il nostro pensiero non dobbiamo seguire i condizionamenti sociali, ma rimetterli in discussione. Ci sono due tipi di arte: quella che genera piacere e quella che genera felicità.
Per trovare il nostro pensiero non dobbiamo seguire i condizionamenti sociali, ma rimetterli in discussione. Ci sono due tipi di arte: quella che genera piacere e quella che genera felicità.
La Giuria internazionale della XII Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia ha decretato i vincitori, in una cornice d’applausi durante la cerimonia d’inaugurazione dell’esposizione che si chiude il 21 novembre.
L’ukiyoe è forse la produzione artistica giapponese più nota, studiata ed esposta nel panorama internazionale. Oltre alla celebre onda di Hokusai, paesaggi lontani, temi alla moda, volti noti di bellezze femminili e attori kabuki, luoghi e volti del Giappone che hanno conquistato l’Occidente da metà Ottocento. Un fascino che permane ancora oggi.
Abbiamo incontrato l’artista, scultore e pittore nella sua Fondazione-Cittadellarte a Biella, in una suggestiva atmosfera tra installazioni, colori, opere d’arte, tavole rotonde, mostre. Che meraviglia! Possiamo dirlo anche noi.
Una mostra per celebrare i cento anni di un nome d’eccellenza dell’Italia produttiva, Ermenegildo Zegna. Tra tessuti, tinte naturali, paesaggi incontaminati e arte, un viaggio tra storia, fascino, ambiente e tecnologia.
Eccentrico, un vulcano di idee e di progetti. Ha iniziato aprendo un salone musicale di parrucchiere, ha creato il Buddha Bar, locale parigino da cui sono nate le omonime compilation. E ora?
Negli spazi della Fondazione Pomodoro Dal 5 maggio 2010 è possibile visitare ARS-Artists in Residence Show, un’esposizione pensata per presentare venti opere realizzate da giovani artisti selezionati da venti tra le più prestigiose residenze per artisti in Italia e nel mondo.
In mostra al Lu.C.C.A, il Lucca Center of Contemporary Art, ci sono le opere degli otto artisti della Collezione Panza, tutti legati dal comune denominatore della Minimal Art.
Un’ex area industriale dei primi del ‘900 rinasce grazie alla bioarchitettura e diventa un museo. Più precisamente, il Museo del Futuro.
Abbiamo avuto l’onore e il piacere di parlare con Lella Costa. Ecco il suo racconto.