Tante foreste e poche auto, il Bhutan assorbe il triplo delle emissioni che genera
Secondo un nuovo studio il Bhutan, grazie alle capacità di assorbimento delle proprie foreste, è il paese che produce meno CO2 al mondo.
Secondo un nuovo studio il Bhutan, grazie alle capacità di assorbimento delle proprie foreste, è il paese che produce meno CO2 al mondo.
Il fondatore dei Massive Attack, Robert “3D” Del Naja, ha realizzato insieme al gruppo hip hop Young Fathers e al produttore Forest Swords la colonna sonora del cortometraggio noir La Fête est Finie (La festa è finita). Il film sarà proiettato in anteprima al Trianon di Parigi, dove sono in corso i negoziati sui cambiamenti climatici,
La colpa dei cambiamenti climatici è anche di cosa mangiamo e di come lo produciamo. Alimentazione e agricoltura concorrono a danneggiare il clima con quantità impensabili e impressionanti di gas serra, che fanno male all’ecosistema e a tutti noi. Le cose devono cambiare, in fretta. Firmiamo l’appello di Slow Food Slow Food ha lanciato un
Il fenomeno El Niño, eccezionalmente intenso, ha provocato gravi danni alle colture. I contadini sono arrivati a mangiare argilla e funghi tossici pur di nutrirsi.
Una ventina di ragazzi ha denunciato le politiche ambientali del governo Usa: “Non fa abbastanza per il clima e dunque non ci protegge”.
Il futuro del nostro pianeta dipende dalle azioni che i paesi, grandi e piccoli, intraprendono per ridurre le emissioni. Ci sono stati virtuosi ma anche chi è rimasto indietro.
In vista della Conferenza sul clima aumenta il numero di imprese impegnate nella riduzione della propria impronta ecologica.
I capitali per gli investimenti necessari per assicurare sia la crescita economica che la riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti sono già disponibili, così come le soluzioni tecnologiche e le innovazioni necessarie. I costi iniziali in più si riassorbono grazie alla riduzione dei rischi e alla salubrità dell’economia – oltreché dell’ambiente. Per far crescere l’economia inquinando
Un reportage del New York Times ha raccontato il lavoro di un team di ricercatori impegnati a studiare l’allarmante scioglimento dei ghiacci della Groenlandia.
Alla fine del secolo le temperature dell’area del golfo Persico potrebbero essere insopportabili per gli esseri umani.