
Gli oceani sono la nostra salvezza nella guerra contro i cambiamenti climatici
Nella guerra contro i cambiamenti climatici gli oceani si stanno sacrificando per la nostra salvezza, ma noi ci ostiniamo a trattarli come nemici da depredare.
Nella guerra contro i cambiamenti climatici gli oceani si stanno sacrificando per la nostra salvezza, ma noi ci ostiniamo a trattarli come nemici da depredare.
Dopo il secco no del ministro Costa alle trivelle e lo scontro fra Movimento 5 stelle e Lega sulla questione, il governo ha raggiunto un accordo che prevede la sospensione delle ricerche in mare per 18 mesi anziché tre anni.
In Messico la pratica del furto di carburante dagli oleodotti ha assunto dimensioni enormi, un business che finanzia la criminalità organizzata e un pericolo per le popolazioni locali e l’ambiente.
Dopo il primo vial libera del governo a nuove concessioni petrolifere che ha scatenato le critiche di ambientalisti/No Triv e la componente M5s del governo, ora il governo ha preparato un emendamento per bloccare il rilascio di circa 36 permessi esplorativi.
Presadiretta riparte lunedì 7 gennaio con una puntata dedicata alla transizione energetica, troppo lenta sia in Italia che nel mondo. Le anticipazioni del conduttore Riccardo Iacona.
Il fondo sovrano irlandese sarà il primo al mondo a disinvestire i suoi capitali da carbone, petrolio e gas naturale. La legge è passata anche al Senato.
Il Conou è un consorzio che si occupa dello smaltimento e del riciclo degli oli minerali usati, per difendere l’ambiente dall’inquinamento e dare nuova vita agli scarti nel pieno rispetto dell’economia circolare.
Il 7 ottobre due mercantili si sono scontrati nel mar Tirreno, causando lo sversamento di 600 metri cubi di combustibile. I residui hanno raggiunto la costa sudorientale della Francia dove è stato attivato un piano d’emergenza.
La produzione di plastica è destinata a crescere vertiginosamente nei prossimi decenni. Un paracadute per i petrolieri? La risposta nel rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia.
Due imbarcazioni si sono scontrate nel mar Tirreno al largo della Corsica. Non ci sono vittime, ma la collisione ha provocato lo sversamento di 600 metri cubi di olio combustibile nel Santuario dei cetacei.