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La catena di montaggio di Freemont, in California, ha assemblato il primo esemplare della Model 3, la berlina elettrica “popolare” di Tesla. Record di preordini, arriverà in Europa nel 2018 e potrà contare su caratteristiche tecniche degne di nota.
Nome in codice SN1, vale a dire “Serial Number 1”, per la prima Tesla Model 3 prodotta in serie. Assemblata dalla catena di montaggio di Freemont, in California, è stata salutata da un tweet di Elon Musk, patron della casa americana, che ne ha svelato la linea definitiva. Considerata una vettura elettrica “popolare” nonostante le prestazioni brillanti e le ambizioni di alto livello, la Model 3 è chiamata a dare un forte impulso alla mobilità sostenibile.
Prenotata in 373mila unità, un vero e proprio record, specie considerando che sino a ieri nemmeno il design era definitivo, la berlina a zero emissioni californiana vede confermati i rumors che ne avevano accompagnato la nascita. Il prezzo negli Stati Uniti sarà effettivamente di 35mila dollari (poco meno di 31mila euro) e l’autonomia di almeno 345 chilometri, mentre lo scatto da 0 a 100 km/h avverrà in 6 secondi. Curiosamente, il primo esemplare di quella che, ad oggi, è già la vettura più importante nella storia della casa californiana, è stato ordinato da uno dei membri del board Tesla e successivamente girato allo stesso Elon Musk come regalo di compleanno. Al momento non sono stati svelati ulteriori dati tecnici, rimandando al 28 luglio quando verranno consegnate le prime trenta vetture e verrà reso accessibile il configuratore.
La prima Tesla “popolare” è una vettura raffinata, forte di caratteristiche tecniche e strutturali degne di vetture ben più costose. Stando a quanto noto, infatti, si avvale di un telaio in alluminio, analogamente alla sorella maggiore Model S, e promette un’abitabilità superiore a qualsiasi berlina tradizionale dato che, oltre a ospitare cinque adulti, consente di abbattere gli schienali dei sedili posteriori e può contare su due vani di carico. Almeno inizialmente sarà disponibile con la sola trazione posteriore, così da snellire la produzione, mentre successivamente (dal 2018) verrà proposta anche nella configurazione D a doppio motore, quindi caratterizzata dalle 4WD a gestione elettronica. Quanto alle batterie, permane il massimo riserbo ma, secondo alcune indiscrezioni, le celle base dovrebbero avere una potenza di 40 o 50 kWh, così da non incrinare le gerarchie rispetto alla Model S, la cui versione d’attacco adotta accumulatori da 60 kWh.
La Tesla Model 3 potrà contare su di una versione evoluta del sistema di guida semiautonoma AutoPilot, sarà compatibile con i supercaricatori Tesla e arriverà in Italia nel 2018 a un prezzo che dovrebbe partire da 40-45mila euro. Considerata un modello cruciale per Tesla, a detta di Elon Musk dovrebbe portare a 480/500mila vetture la produzione annua del costruttore californiano. Una crescita esponenziale rispetto alle 83mila unità del 2016.
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