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Il vento e il sole guidano il Texas durante un’ondata di calore senza precedenti, mentre il Portogallo raddoppia gli obiettivi per la capacità solare e dell’idrogeno entro il 2030.
Il mondo sta vivendo una trasformazione energetica senza precedenti, guidata dalle fonti rinnovabili. Queste stanno assumendo un ruolo di primo piano nella fornitura di energia pulita e sostenibile. In due recenti sviluppi significativi, sia il Texas che il Portogallo hanno dimostrato il potenziale inarrestabile delle fonti rinnovabili nel plasmare il futuro dell’energia.
Nel cuore del Texas, durante un’intensa ondata di calore, il potere del vento e del sole si è rivelato indispensabile per soddisfare la domanda energetica. I dati della rete elettrica dello stato federale, la Ercot (Electric Reliability Council of Texas) hanno mostrato quanto il Texas sia stato in grado di raggiungere un traguardo fuori dall’ordinario sfruttando proprio le risorse rinnovabili per far fronte alla crescente richiesta di energia, soprattutto da parte dei condizionatori a seguito dell’aumento delle temperature (38,9 gradi).
La Ercot ha affermato che il consumo di energia ha raggiunto il picco di 80.828 megawatt, superando il precedente massimo storico della rete di 80.148 mw fissato il 20 luglio 2022. Nonostante questo, solare ed eolico hanno giocato un ruolo cruciale nell’assicurare l’affidabilità della rete elettrica, dimostrando la loro resilienza anche in condizioni climatiche estreme.
Nel frattempo, il Portogallo ha stabilito ambiziosi obiettivi per l’espansione delle fonti rinnovabili entro il 2030. In una bozza di aggiornamento sugli obiettivi climatici inviata a Bruxelles si legge che il Portogallo ha raddoppiato i propri obiettivi per la capacità solare e dell’idrogeno, rafforzando il suo impegno per la transizione verso un sistema energetico più pulito. Una mossa audace che dimostra la volontà del Portogallo di abbracciare le energie rinnovabili come pilastro fondamentale della propria strategia energetica e di perseguire un futuro più sostenibile. Il paese europeo, inoltre, mira a smantellare le centrali elettriche alimentate a gas naturale entro il 2040 e diventare carbon neutral entro il 2045, con cinque anni di anticipo rispetto all’impegno originario.
In termini numerici, il governo prevede che la capacità complessiva di energia rinnovabile installata salirà a 42,8 gigawatt entro il 2030, rispetto all’obiettivo di 27,4 Gw del piano precedente e 2,5 volte superiore alla capacità operativa dello scorso anno. Una spesa di 75 miliardi di euro in progetti di energia verde, per lo più privati, che garantirà al Portogallo di produrre l’85 per cento della sua energia da fonti rinnovabili, rispetto al 60 per cento del 2022.
Sia il Texas che il Portogallo offrono esempi di come le fonti rinnovabili possano trasformare il panorama energetico del prossimo futuro. Tuttavia, ci sono ancora delle sfide da superare e queste sono concentrate durante l’inverno. Come ci ricorda il caso del Texas: nel 2021, per far fronte a un’ondata di gelo intensa, il Texas ha permesso alle sue centrali fossili di sforare i limiti di inquinamento previsti dalla legge. Eppure, in un rapporto della scorsa settimana, la North American electric reliability corp (Nerc), l’associazione no profit che si occupa di creare standard di sicurezza degli impianti elettrici negli Usa, ha affermato che condizioni meteorologiche estreme più frequenti, condizioni di domanda elevata e un mix di risorse in evoluzione hanno reso la generazione convenzionale, come le centrali elettriche a carbone e a gas, meno affidabile e con tassi di interruzione più elevati di circa l’8,5 per cento.
Per questo, la sfida può essere superata solo migliorando la capacità di stoccaggio dell’energia, un elemento chiave per garantire la continuità dell’approvvigionamento energetico quando il sole non splende o il vento non soffia. Investimenti e sviluppi tecnologici in questo settore, quindi, sono fondamentali per sfruttare appieno il potenziale delle fonti rinnovabili.
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