Thailandia, la camera bassa approva la legge sul matrimonio egualitario

La Thailandia sta per diventare il primo Paese del sud-est asiatico a riconoscere i matrimoni per la comunità lgbtqia+. Ora tocca al Senato e al re.

La camera bassa del Parlamento della Thailandia ha approvato un disegno di legge che legalizzerebbe il matrimonio per le coppie della comunità lgbtqia+ nel Paese. Il disegno di legge è stato approvato da una maggioranza schiacciante dei 415 legislatori presenti, con 10 voti contrari. Ora, per portare a termine l’iter che legislativo, manca l’approvazione del Senato e l’avallo del re.

Se il disegno di legge dovesse entrare in vigore, la Thailandia diventerebbe il primo Paese del sudest asiatico ad aver legalizzato il matrimonio per i membri della comunità lgbtqia+.

Cosa prevede il testo

Il testo di legge approvato mercoledì è il consolidamento di quattro diversi progetti di legge e riconosce il matrimonio tra due persone indipendentemente dal sesso assegnato alla nascita, piuttosto che tra marito e moglie come precedentemente definito.

Gli attivisti sostengono da tempo che le leggi e le istituzioni del Paese non riflettono il cambiamento degli atteggiamenti sociali e continuano a discriminare le persone lgbtqia+ e le coppie dello stesso sesso. Nel 2021 la Corte Costituzionale aveva dichiarato costituzionale l’attuale legge sul matrimonio, che riconosce solo le coppie eterosessuali, raccomandando di ampliare la legislazione per garantire i diritti degli altri generi. La modifica del 27 marzo 2023 fa un passo in avanti verso la parità di diritti tra tutti i cittadini.

L’approvazione della legge segna un passo significativo verso il consolidamento della posizione della Thailandia come uno dei Paesi asiatici più liberali per quanto riguarda i diritti della comunità lgbtqia+. Questo è stato possibile grazie all’apertura e agli atteggiamenti progressisti che coesistono nella società accanto ai valori tradizionali e conservatori del buddismo, e nonostante i tentennamenti e i passi indietro su altri fronti considerati ugualmente riformatori come quello relativo alla legalizzazione della cannabis.

In Asia, solo Taiwan e il Nepal riconoscono il matrimonio tra persone dello stesso sesso, mentre la più alta corte indiana ha rinviato la decisione al parlamento lo scorso ottobre.

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