
Una revisione scientifica di numerosi studi suggerisce che il diquat, erbicida consentito negli Stati Uniti, attacchi i batteri dell’intestino con danni a fegato, reni e polmoni.
Il timo (Thymus vulgaris) è una pianta officinale molto potente, già apprezzata nell’antichità dai Greci, dagli Egizi. Le sue proprietà sono numerose.
Il timo è una pianta officinale molto potente, già apprezzata nell’antichità dai Greci, dagli Egizi (che la impiegavano nell’imbalsamazione dei cadaveri) e dagli Etruschi, che la coltivavano per le sue variegate proprietà. Il nome deriva dal greco thymos (animo, principio vitale, coraggio). Secondo una leggenda, il timo è stato portato sulla terra da Gesù Cristo, per aiutare l’uomo ad alleviare le sofferenze. Nel Medioevo, i contadini ne facevano benedire i rametti, ritenendo che potesse allontanare le streghe.
È comunemente coltivato negli orti, cresce qua e là in luoghi soleggiati e aridi d’Italia dal mare alle regioni montane, fra rocce e ghiaie, si raccoglie in maggio-luglio recidendo i fusti fioriti 5-10 cm al di sotto dei fiori.
E’ consuetudine pensare al timo come condimento alimentare per le sue caratteristiche aromatiche e antisettiche che nei cibi ne prolunga la loro conservazione. Non è da sottovalutare però la sua proprietà medicinale che ne fa uno dei migliori antisettici naturali utile per disinfettare apparato respiratorio e intestino. Combatte le fermentazioni e infezioni intestinali. Per la sua proprietà balsamica è fluidificante catarrale, benefico per pertosse e asma. Tisane e sciroppi di timo tonificano l’organismo, stimolano l’appetito e la digestione, il funzionamento del fegato, combattono le malattie da raffreddamento. Per uso esterno è uno stimolante della circolazione periferica e disinfettante della pelle. Contro l’alito cattivo sono efficaci gli sciacqui.
Il timo ha proprietà espettoranti, antispasmodiche, disinfettanti e calmanti in caso di tosse. Si può utilizzare in caso di asma, bronchiti, polmoniti. Ha azione antivirale e tonica. È un valido aiuto in caso di depressioni, poiché migliora rapidamente l’umore. Va evitato in caso di ipertensione.
Si può utilizzare l’intera pianta fiorita in tutte le sue parti. Il timo ha innumerevoli proprietà:
Il timo può essere usato per fermentazioni e affezioni catarrali dell’apparato respiratorio.
Infuso: 1-1,5 g in 100 ml d’acqua. Due-tre tazze al giorno (dolcificate con miele).
Tintura vinosa: 2,5 g in 100 ml di vino bianco (a macero per 5 giorni). A bicchierini.
Il timo può essere usato per detergere piaghe e ferite, per purificare bocca e gola. Infuso: 5 g in 100 ml d’acqua. Fare lavaggi, sciacqui gargarismi.
Il timo può essere usato per per un’azione defatigante del viso.
Una manciata di timo in un catino d’acqua bollente, per brevi suffumigi, tenendo ben chiusi gli occhi per evitare arrossamenti.
L’olio essenziale di timo si ottiene per distillazione ad acqua e vapore dalla pianta di timo in fiore, ha un effetto antisettico e antibiotico molto potente
L’olio essenziale di timo aiuta a rafforzare il sistema immunitario e in particolare le vie respiratorie. Può essere impiegato nella prevenzione dei disturbi stagionali e per abbreviarne il decorso. Timo in greco vuol dire coraggio, usate questo olio essenziale per gli stati d’animo ansiosi e timorosi, ma anche di insonnia se questa è causata da agitazione ed eccessive preoccupazioni
Controindicazioni: l’eccesso può essere tossico. Non usare in caso di ipertiroidismo o epilessia in gravidanza.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Una revisione scientifica di numerosi studi suggerisce che il diquat, erbicida consentito negli Stati Uniti, attacchi i batteri dell’intestino con danni a fegato, reni e polmoni.
Il governo ha fatto slittare la sugar tax a gennaio 2026. Assobibe chiede la cancellazione della tassa, mentre per l’Istituto Mario Negri è necessaria e deve aumentare per essere efficace.
Le indagini della Procura di Bari sollevano nuovi dubbi sulle strategie di lotta alla Xylella, mostrando gli interessi economici coltivati all’ombra della fitopatia. Ma c’è dell’altro.
Sono oltre 24mila gli allevamenti intensivi di polli e suini in Europa, molti sorti nell’ultimo decennio. Un’inchiesta ne fa la mappatura e ne denuncia le principali problematiche.
Secondo uno studio, il passaggio da una dieta tradizionale africana a una tipica del mondo occidentale globalizzato, aumenta l’infiammazione e diminuisce la risposta ai patogeni. Il passaggio inverso comporta invece benefici.
Secondo quanto osservato da ricercatori statunitensi, la dieta mediterranea ha del potenziale per contrastare i disturbi della sindrome dell’intestino irritabile.
I ricercatori dell’Istituto Ramazzini di Bologna hanno osservato un aumento dell’incidenza di tumori in diversi sedi con la somministrazione di bassi dosi di glifosato.
Rigenerazione e salute. Sono le parole chiave che è tempo di sovrascrivere a quelle attuali di impoverimento e degrado, imposte dall’agricoltura intensiva. Una sostituzione che scuote equilibri e merita attenzione.
Secondo uno studio americano sulla salute metabolica, il consumo di ceci è in grado di abbassare il colesterolo, mentre quello di fagioli neri riduce l’infiammazione.