
A un anno dal lancio ChatGpt debutta sull’auto con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di viaggio. Con quali risultati ve lo raccontiamo a bordo di un modello DS.
Di idrogeno per il trasporto pesante si parla da tempo. Adesso però l’americana Nikola e l’italiana Iveco prendono un impegno: il primo camion elettrico a celle a combustibile sarà realtà entro il 2023.
Si chiama Nikola Tre e sarà il primo camion elettrico a celle a combustibile costruito grazie alla partnership tra Iveco, Fpt Industrial e l’americana Nikola Corporation. Il debutto – assicurano – avverrà entro il 2023. La notizia non può che renderci felici. Abbandonare il diesel per il trasporto delle merci non è un’impresa facile. Non lo è per l’industria dell’auto, che vede fondamentalmente due costruttori – Toyota e Hyundai – impegnati seriamente sul tema idrogeno, figuriamoci per il trasporto pesante, dove da anni i costruttori sono impegnati con diverse soluzioni per trovare un’alternativa credibile al diesel. Il primo camion a idrogeno Nikola sarà preceduto da un modello completamente elettrico (in vendita entro il 2021), dotato di una batteria da 720 kWh e 400 chilometri di autonomia. Della cordata fa parte anche la tedesca Bosch, partner strategico di Nikola (100 milioni i dollari investiti) nello sviluppo del sistema a celle a combustibile, delle batterie e dell’infrastruttura per l’idrogeno.
L’evento che si è appena svolto a Torino e che di fatto ha reso pubblico l’impegno della cordata italo-americana Iveco-Fpt Industrial-Nikola alla stampa europea, segna un passo importante nella direzione di una sostanziale evoluzione del trasporto pesante su gomma. I piani dell’ambiziosa joint venture (siglata il settembre scorso) sono finalizzati ad accelerare la transizione del settore verso una forte riduzione delle emissioni del trasporto pesante, grazie all’adozione dell’idrogeno come combustibile e della tecnologia a fuel cell: 250 i milioni di dollari investiti da Iveco nell’accordo di sviluppo.
The battery electric #NIKOLATRE is based on the IVECO S-WAY and integrates Nikola’s class-leading technology.
Discover more here: https://t.co/ybmQU8Lb4S#IVECO #NIKOLA #zeroemission #electricbattery #fuelcell #UnlocktheNextLevel #TrucktotheFuture pic.twitter.com/7yhN7XGEHY
— IVECO (@IVECO) 5 dicembre 2019
Leggi anche: Tesla è pronta a presentare il camion elettrico
L’americana Nikola Motor Company nel 2017 aveva annunciato la produzione, entro il 2021, di due camion elettrici alimentati a idrogeno che, secondo quanto dichiarato allora da Trevor Milton, fondatore e amministratore delegato della società statunitense, avrebbero già dovuto segnare “la fine del motore diesel”. Poi le cose non sono andate così e nella corsa all’idrogeno si sono lanciati anche altri costruttori, come Scania, Mercedes e Tesla, con Elon Musk che al momento non ha ancora definito un’effettiva data di uscita del suo Semi Truck elettrico.
Leggi anche: Idrogeno per il trasporto pesante
Nel caso di Nikola e Iveco però la cosa sembra più concreta. La partnership prevede lo sviluppo (e la vendita entro il 2023) del primo camion elettrico a celle a combustibile per il mercato europeo. Gli ingredienti? Nikola ci mette le sua competenze su elettrico, batterie e idrogeno, Iveco e Fpt Industrial tutto il resto… Ossia la struttura “vera” del camion, l’ingegneria e la capacità concreta di industrializzare il nuovo camion, oltre alla rete di vendita e assistenza, uno dei tasselli che più mancavano a Nikola. Il risultato è un mezzo destinato a rivoluzionare il settore grazie a un’autonomia a idrogeno di circa mille chilometri. Poi, sull’idrogeno, rimane il grande tema dell’infrastruttura per il rifornimento; attualmente fare un pieno di idrogeno è quasi impossibile in Italia, un po’ meglio nel nord Europa. Ma la realizzazione di punti di rifornimento capaci di produrre idrogeno direttamente sul luogo sembra l’obiettivo della partnership.
Leggi anche: Il trasporto pesante sarà elettrico.
Certo, da vedere non sembra futuristico come i passati Nikola Uno del 2016 e Nikola Due. Ma questo, seppur ancora un concept (la parte meccanica al momento è ancora assente) ha un’aria più concreta e realizzabile. Nikola Tre sfrutta la più recente piattaforma di veicoli pesanti Iveco, sommata però a una cabina dove comandi e infotainment sono più vicini agli standard Nikola. “La crescente consapevolezza della necessità di drastiche riduzioni nelle emissioni dei veicoli spinge il settore a cercare rapidamente soluzioni tecnologiche avanzate. La joint venture con Nikola è la conferma della competenza tecnica di entrambi i partner, che si tradurrà in benefici ambientali tangibili” ha dichiarato a Torino Hubertus M. Mühlhauser, ceo di Cnh Industrial. “Nikola Tre è fantastico e innovativo, diverso da qualsiasi altro camion”, ha aggiunto il fondatore Trevor Milton, che in Cnh avrebbe finalmente trovato il partner giusto per realizzare il suo sogno e che per il nuovo camion Nikola Tre avrebbe già molte ordinazioni (oltre a un asso nella manica ancora segreto: nuove super batterie destinate – secondo Milton – a rivoluzionare la mobilità elettrica). Vedremo…
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
A un anno dal lancio ChatGpt debutta sull’auto con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di viaggio. Con quali risultati ve lo raccontiamo a bordo di un modello DS.
Monopattini, e-bike e scooter: nei centri urbani la micromobilità elettrica accelera sempre di più. Ne abbiamo parlato con Alessandro Summa, Ceo di Platum.
Record di auto circolanti nella penisola: oltre 40 milioni. L’elettrico cresce ma non sfonda e il trasporto pubblico locale rischia una forte contrazione.
Italia all’ultimo posto per le vetture elettriche nei primi 10 mesi. Eppure, l’offerta cresce. Ultimo esempio la Kia EV9: 7 posti e quasi 600 chilometri di autonomia. L’abbiamo provata.
La decarbonizzazione delle flotte in leasing porterebbe sul mercato 20 milioni di auto elettriche usate in più, con prezzi e chilometraggi contenuti.
Per decarbonizzare l’economia, la mobilità sostenibile è prioritaria. Con Mazda, il primo costruttore ad aderire alla eFuel Alliance, siamo andati in Islanda, per capire come procede la ricerca sui carburanti alternativi.
Cosa significa oggi progettare e produrre pneumatici più efficienti? Abbiamo intervistato Marco Do, direttore della comunicazione di Michelin Italiana.
L’Italia arranca rispetto al resto d’Europa sulle strade scolastiche, che possono contribuire a sviluppare una mobilità sostenibile e a zero emissioni. Vediamo come.
Il decreto sulla sicurezza stradale ha acceso le proteste delle associazioni che si occupano di mobilità sostenibile che scendono il piazza il 19 novembre, Giornata mondiale in memoria delle vittime di violenza stradale.