
Le forze armate pesano globabilmente per il 5,5 per cento delle emissioni, e il riarmo Nato può provocare un disastro anche dal punto di vista ambientale.
In seguito a una violazione dello statuto della Tavola rotonda per l’olio di palma sostenibile, Unilever ha interrotto il rapporto con il Gruppo Ioi.
In seguito alle richieste dei consumatori sempre più società stanno eliminando l’olio di palma dai propri prodotti. L’olio di palma, presente in una grandissima varietà di prodotti alimentari e cosmetici, è un grasso di origine vegetale che si ricava dalla spremitura della polpa dei frutti delle palme da olio coltivate nelle regioni tropicali del pianeta.
La coltivazione delle palme da olio è tra le cause principali di deforestazione in Asia e contribuisce ai cambiamenti climatici e alla distruzione di preziosi ecosistemi.
Per cercare di regolamentare questo mercato nel 2004 il Wwf ha promosso la Tavola rotonda per l’olio di palma sostenibile (Rspo), uno standard minimo per la coltivazione di queste palme. Si tratta di un’iniziativa volontaria di tutti gli attori che prendono parte alla produzione, lavorazione e commercio di olio di palma con lo scopo di limitare la distruzione delle foreste.
Lo scorso anno Aidenvironment, società di consulenza e di servizi per il commercio sostenibile, ha avviato un’indagine sull’operato del Gruppo Ioi, uno dei maggiori fornitori di olio di palma del pianeta. È emerso che l’impresa, fornitore tra gli altri di Unilever, Nestlé e del produttore di biocarburanti Nesté Oil, si è resa responsabile della distruzione delle torbiere e delle foreste indonesiane, ed è stata sospesa da Rspo.
Unilever, multinazionale anglo-olandese proprietaria di numerosi marchi, ha reagito alla sospensione del Gruppo Ioi emettendo un comunicato in cui afferma che il fornitore ha violato la politica della società e che il rapporto sarà interrotto. Dal canto suo il Gruppo Ioi non ha negato le proprie responsabilità ma ha dichiarato che ha avviato un piano d’azione per adeguarsi agli standard.
Questo episodio ha generato nuovamente dubbi sull’effettiva validità delle certificazioni Rspo, non è infatti il primo caso in cui un membro della Roundtable on Sustainable Palm Oil viola apertamente lo statuto dell’associazione. Se vogliono salvaguardare la propria credibilità e non allontanare i consumatori, le imprese che utilizzano olio di palma dovranno impegnarsi ancora di più per garantire la trasparenza delle proprie catene di approvvigionamento.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le forze armate pesano globabilmente per il 5,5 per cento delle emissioni, e il riarmo Nato può provocare un disastro anche dal punto di vista ambientale.
La campagna per il riconoscimento del reato di ecocidio arriva in Sardegna, dove è stata proposta una legge regionale.
Passi avanti per il Trattato sull’alto mare, stallo sulle estrazioni minerarie, tentativi di riprendere i negoziati sulla plastica: il bilancio della Conferenza Onu sugli oceani (Unoc3) che si è tenuta a Nizza dal 9 al 13 giugno.
Cosa è successo e cosa possiamo imparare dal crollo del ghiacciaio del Birch.
Le bozze del ddl allo studio del governo prefigurano maglie molto più larghe per le attività venatorie: 44 associazioni chiedono spiegazioni ai ministri.
Il 2 giugno si celebra la Giornata mondiale delle torbiere. Un’occasione per parlare di questi ecosistemi poco conosciuti e silenziosi, ma fondamentali per il clima, l’acqua, la biodiversità e la memoria del nostro Pianeta.
La stagione estiva è ancora lontana, ma dal Regno Unito alla Russia, dai Paesi Bassi alla Turchia, in buona parte d’Europa impera già la siccità.
In occasione della Giornata mondiale delle api il Wwf pubblica un rapporto che lancia l’allarme sulla situazione degli insetti impollinatori nel mondo.
Per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni nel 2019, lo scorso anno la deforestazione è stata stabile o in calo in tutti e sei i biomi del Brasile.