L’associazione dei consumatori, analizzando otto campioni di riso basmati, ha rilevato la presenza di pesticidi in circa la metà dei campioni, e aflatossine in cinque di essi.
Si ottiene dalla bollitura e dalla fermentazione del mosto, generalmente di uve bianche, e si fa invecchiare in botti di legno. Poi si beve caldo, aromatizzato con spezie, per scacciare l’influenza e il raffreddore o si utilizza per insaporire i dolci. Anticamente, col vino cotto si massaggiava la delicata pelle dei neonati. Secondo le norme attuali questo vero elisir
Si ottiene dalla bollitura e dalla fermentazione del mosto, generalmente di uve bianche, e si fa invecchiare in botti di legno. Poi si beve caldo, aromatizzato con spezie, per scacciare l’influenza e il raffreddore o si utilizza per insaporire i dolci. Anticamente, col vino cotto si massaggiava la delicata pelle dei neonati.
Secondo le norme attuali questo vero elisir – che proprio perché ottenuto dal riscaldamento del mosto non può
essere considerata vino – rientra nell’elenco ufficiale dei prodotti agroalimentari della regione Marche. A sancirlo è
un decreto ministeriale del 2000.
Nonostante la tutela però, il suo utilizzo sta scomparendo. Riscopriamo la sana abitudine di godere del suo sapore e delle sue proprietà terapeutiche.
Grazie a un progetto promosso dalla Coldiretti delle Marche e a uno studio condotto dall’Università di Teramo il valore dei principi attivi del vino cotto è stato portato alla luce. E ancora una volta la scienza ha confermato che i nostri nonni avevano ragione: il vino cotto è un alimento prezioso, ricco di antiossidanti, che combatte l’invecchiamento, il cancro e protegge il cuore. Lo studio, pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica
nordamericana, ha evidenziato che la caramellizzazione degli zuccheri e la reazione di Maillard che si sviluppano durante l’ebollizione del mosto, duplicano e addirittura triplicano il potenziale antiossidante del vino bianco.
Filtrare il mosto d’uva (almeno tre litri) appena pigiata con un colino e riporre il succo ottenuto in una pentola sul fuoco. Quando il mosto inizia a bollire, abbassare la fiamma e far cuocere per alcune ore, mescolando fino a quando il liquido si sarà ridotto a un terzo della quantità iniziale. Indicativamente da 3 litri di mosto si ricaverà 1 litro di vino cotto. Durante la cottura aggiungere cannella, chiodi di garofano e scorze d’arancia essiccate tritate. A cottura ultimata far raffreddare il vino cotto, filtrarlo e riporlo in bottiglie di vetro scuro ben pulite. Tappare e conservare al buio. Il vino cotto in questo modo si conserva a lungo, anche per anni.
Nelle Marche la ricetta tradizionale del vino cotto prevede l’aggiunta di una mela cotogna per ogni quintale di mosto cotto, per dare una nota aromatica in più alla bevanda. Il mosto deve poi riposare per un anno in una piccola botte di legno.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’associazione dei consumatori, analizzando otto campioni di riso basmati, ha rilevato la presenza di pesticidi in circa la metà dei campioni, e aflatossine in cinque di essi.
Un documento dell’associazione Ciwf fa i conti di quanto costerebbe in termini ambientali, economici ed etici il primo allevamento di polpi e, in generale, l’acquacoltura carnivora.
Terra di grandi vini, la Toscana è anche la regione in Italia dove si possono ammirare e visitare le cantine più belle, firmate dai grandi maestri dell’architettura contemporanea. Edifici bellissimi, perfettamente integrati con il paesaggio circostante, cui sono associate tecnologie all’avanguardia nella costruzione e produzione. Veri e propri templi del vino che hanno aperto i battenti a visite e degustazioni. 14
Sei anni dopo il precedente dossier, Eat-Lancet estende il concetto di dieta per la salute planetaria anche ai temi di giustizia sociale e accessibilità del cibo.
Con l’approvazione da parte del Parlamento europeo della direttiva suolo, gli Stati membri hanno tre anni di tempo per istituire sistemi di monitoraggio e promuovere soluzioni per una gestione sostenibile.
Con l’immunologo Attilio Speciani abbiamo approfondito uno studio australiano secondo cui il consumo di noci è associato a una maggiore longevità, memoria e mobilità articolare.
Lo Stato ha approvato una legge bipartisan per togliere dai pasti scolastici i cibi ultra-processati più dannosi per la salute a partire dal 2029 ed entro il 2035.
Secondo un report pubblicato in vista della Cop30, le 45 maggiori aziende di carne e latticini al mondo inquinano di più del secondo Paese produttore di petrolio.
Il mondo del vino si trova oggi a un bivio: continuare su una strada tradizionale o innovare, abbracciando i principi della sostenibilità e della responsabilità sociale. La scelta di Mack & Schühle Italia.
