
È aumentato il numero di Comuni italiani sui cui territori sono presenti spiagge alle quali è stata riconosciuta la Bandiera blu.
Scoperti dal fisico omonimo, i vortici di Karman sono provocati dalle correnti d’aria che vengono deviate quando incontrano ostacoli come montagne e grattacieli. E sono semplicemente spettacolari.
I vortici di Karman sono mulinelli che si creano nel cielo quando le correnti d’aria trovano un ostacolo sul loro percorso e sono costrette a separarsi. Sono stati osservati per la prima volta dal fisico ungherese Theodore von Kármán nel 1912, da cui prendono il nome. Oggi vengono fotografati da molti satelliti: al largo del Messico, vicino alla costa del Cile, nei paesi nordici, sul mar Cinese orientale o sopra le isole Canarie, solo per citare alcune località.
Un’immagine catturata dalla Nasa mostra i vortici di Karman sul mar Cinese orientale. Come riporta il sito di meteorologia 3Bmeteo.com, l’ostacolo che li ha provocati è stato il monte Halla, un vulcano che si trova sull’isola di Jeju ed è la cima più elevata della Corea del Sud: “un pinnacolo in mezzo al mare che ha interferito con un intenso flusso di correnti provenienti da nord”.
La forma di questi mulinelli dipende dall’intensità del vento, spiega il fisico oceanografico Carlos Torres dell’Università autonoma della Bassa California, in Messico. I venti cambiano in base alle stagioni e questo comporta delle differenze nella direzione e nella struttura dei vortici di Karman. Lo studio di questo fenomeno, bellissimo da vedere, è fondamentale per comprendere il moto dei fluidi che è alla base di molte situazioni della nostra quotidianità, dal decollo di un aereo alle condizioni meteorologiche.
GOES 16 visible satellite imagery again showing Eddies off of Guadalupe Island near Baja pic.twitter.com/zAfecGSN4X
— NWS Bay Area (@NWSBayArea) 24 giugno 2017
Tuttavia, i vortici di Karman possono rappresentare un pericolo “da non trascurare nella costruzione di strutture come palazzi, grattacieli, ciminiere, ponti e quant’altro si possa trovare esposto a forti venti”, spiega Carlo Migliore di 3Bmeteo.com. Alcuni studi suggeriscono che nel 1940 potrebbero aver causato il cedimento del ponte di Tacoma, negli Stati Uniti, mentre nel 1965 tre delle otto torri della centrale elettrica di Ferrybridge, in Inghilterra, sono crollate proprio a causa della formazione di una serie di vortici. Come sempre la natura ci ricorda che può regalarci degli spettacoli bellissimi, ma che allo stesso tempo dobbiamo essere consapevoli della sua forza e rispettarla.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
È aumentato il numero di Comuni italiani sui cui territori sono presenti spiagge alle quali è stata riconosciuta la Bandiera blu.
Che fine fa il vetro, quando si rompe? Se lo trattiamo bene, è uno dei pochi materiali che non vedrà mai la discarica. Qui vi raccontiamo come e perché. Con l’aiuto di CoReVe.
Nasce il Parco nazionale del Matese, la 25esima area protetta italiana che ospita un’enorme biodiversità tra Campania e Molise.
Il 6 maggio l’Italia ha già consumato tutte le risorse naturali rinnovabili che le spettano per l’intero 2025: è l’Overshoot day del nostro paese.
Il rapporto annuale di Reporter senza frontiere sulla libertà di stampa indica per la prima volta una situazione globale “difficile”. Male l’Italia.
Combattimenti tra animali, caccia al trofeo e allevamento in gabbia: nessuno degli emendamenti che avrebbero contrastato queste pratiche è stato approvato dalla maggioranza di Governo in Parlamento.
Mentre l’Europa prende tempo per stringere i controlli contro il commercio illegale di legno, Albania, Bosnia e Macedonia del Nord provano a cogliere l’opportunità per fare passi avanti.
Un’immersione a oltre 5.000 metri di profondità ha svelato un fondale pieno di plastica e rifiuti: la Calypso deep, nel cuore del Mediterraneo, si conferma uno dei luoghi più inquinati degli abissi marini.
Un libro raccoglie storie ed esperienze dei primi quattro decenni di Fondazione Cesvi. Abbiamo intervistato il suo autore, il Presidente onorario Maurizio Carrara.