
Quante imprese hanno i mezzi per far fronte a un danno all’ambiente? A dare una risposta è la rilevazione di Pool Ambiente su dati Ania.
L’azienda di elettrodomestici ha aderito alla campagna volontaria dell’Unione europea che promuove il riuso della plastica. Nei processi produttivi e nei prodotti, Whirlpool è attenta anche all’utilizzo di acqua ed energia e alle emissioni prodotte.
Nel mondo c’è troppa plastica e questo ormai lo sappiamo bene. Nei mari, ad esempio, si stima che, avanti di questo passo, nel 2050, il peso della plastica nel mare supererà quello dei pesci. Davanti a quest’emergenza occorre porre rimedi e trovare soluzioni. Se da una parte si stanno attivando istituzioni, governi e amministrazioni, dall’altra lo fanno le aziende più sensibili al tema ambientale. Tra queste ultime c’è Whirlpool Emea (che comprende l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa) che, nonostante il settore degli elettrodomestici in Europa utilizzi solo lo 0,5 per cento della produzione mondiale di plastica e meno dell’1 per cento dei rifiuti di imballaggio nell’Unione provenga dagli elettrodomestici, ha deciso di aderire alla campagna volontaria promossa dalla Commissione europea nell’ambito della Strategia sulla plastica, condividendo l’ambizione a trasformare il modo in cui i prodotti vengono ideati, realizzati, utilizzati al fine di proteggere l’ambiente e gettare le fondamenta di una nuova economia della plastica, in cui progettazione e produzione rispettino le esigenze di riuso, riparazione e riciclo.
Le misure europee, proposte lo scorso gennaio, hanno infatti l’obiettivo di ridurre i rifiuti di plastica attraverso le pratiche di riciclo e i modelli di economia circolare, con il reinserimento nel mercato europeo, entro il 2025, di 10 milioni di tonnellate di materie plastiche riciclate da riutilizzate nel ciclo produttivo. L’impegno di Whirlpool in questo senso consisterà nel lavorare con i propri partner, per i prossimi 7 anni, per assicurare l’utilizzo di componenti di riciclo, come il polipropilene riciclato con cariche minerali e polistirene, per lavatrici, frigoriferi e lavastoviglie. “Siamo contenti di poter dare il nostro supporto alla Strategia dell’Unione europea per la plastica e contribuire ulteriormente alla riduzione dei rifiuti e all’uso di plastica riciclata – ha commentato Karim Bruneo, Corporate Responsibility and Government Relations Manager, Whirlpool EMEA –. La nostra partecipazione alla campagna di impegno volontario dimostra che vogliamo essere sempre in prima linea negli sforzi dell’industria per portare avanti un’economia circolare”.
La salvaguardia dell’ambiente è da molto tempo al centro dell’operato di Whirlpool non solo per quanto riguarda l’inquinamento della plastica, ma anche in termini di sfruttamento delle risorse e di riduzione delle emissioni. I traguardi raggiunti finora e gli obiettivi futuri di Whirlpool sono contenuti nel Report di sostenibilità 2017 consultabile sul sito dell’azienda. Whirlpool ha spiegato di aver raggiunto con un anticipo di 3 anni gli obiettivi fissati per il 2020 di riduzione del 15 per cento rispetto al 2014 del consumo idrico ed energetico, e di puntare ora alla diminuzione, entro il 2025, del 30 per cento delle emissioni di gas serra rispetto al 2005, e di farlo migliorando e innovando i processi produttivi e i prodotti. Finora, le azioni virtuose messe in atto hanno permesso di risparmiare, dal 2005 al 2016, 64 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti.
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