
In Italia sono 265 gli impianti ormai disuso perché non nevica più: rimangono scheletri e mostri di cemento. E l’esigenza di ripensare la montagna e il turismo.
Lo rivela uno studio di Astra Ricerche per Comieco. I ragazzi tra i 15 e i 19 anni impegnati e informati. Merito della famiglia e dell’attenzione all’ambiente.
È un’immagine positiva, ben delineata quella che esce dallo studio condotto per Comieco (Consorzio Nazionale per la raccolta e il riciclo di imballaggi cellulosici) da Astra Ricerche, in occasione di Riciclo Aperto 2015, l’iniziativa che anche quest’anno ha aperto le porte di 91 impianti della filiera del riciclo di carta e cartone a oltre 17.200 studenti.
Gli adolescenti italiani, tra i 15 e i 19 anni, fanno la raccolta differenziata e sono preparati sui temi ambientali, tanto da adottare stili di vita più sostenibili e comunque attenti a consumi e risorse.
Una generazione consapevole, la potremmo definire, tanto che 8 su 10 si dicono preoccupati per le sorti del loro pianeta. Ancora più importante il dato che risulta dai ragazzi del Sud, molto attenti anche a livello locale, concentrati quindi sul territorio.
Altra nota positiva è la fonte delle informazioni alle quali i giovani attingono. Sono la famiglia e gli amici (65 per cento degli intervistati), anche se è considerata quella meno attendibile e autorevole. È la rete e gli eventi dedicati ad essere tenuti maggiormente in considerazione. E se quasi tutti i ragazzi affermano di aver ricevuto una educazione ambientale (86 per cento), sorprende che oltre la metà (54 per cento) dica di averla ricevuta in famiglia, prima ancora che a scuola.
La ricerca sottolinea come raccolta differenziata e riciclo abbiano una valenza culturale perché “è un segno di civiltà, contribuiscono a rendere l’Italia un Paese più moderno e avanzato e perché aiutano gli individui a sentirsi membri responsabili della comunità”. Senza scordare le valenze ecologiche e di riduzione dell’inquinamento. C’è un’intera generazione che sta crescendo con consapevolezza e attenzione. C’è da sperare non si perdano durante il cammino.
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