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Da Rolls Royce a Lamborghini, fino a Bentley, crescono i marchi auto del lusso che portano avanti il proprio impegno in difesa delle api e della biodiversità.
Dell’importanza delle api e del ruolo cruciale che rivestono nel tutelare la biodiversità via abbiamo parlato spesso. Un’importanza di cui si sono accorte, nel corso del tempo, anche le case automobilistiche, che per dare un contribuito hanno scelto di avviare una serie di progetti finalizzati alla tutela delle api che, tra gli effetti collaterali, contribuiscono anche alla produzione di miele “d’élite”.
Le api, come sappiamo, non fanno infatti solo il miele, ma sono fondamentali per la sopravvivenza del pianeta. È grazie a loro e all’impollinazione “gratuita” che forniscono, infatti, che le colture più importanti si riproducono e prosperano, ed è quindi fondamentale preservarle e consentire loro di continuare a lavorare per noi.
Fra i marchi dell’auto che si sono distinti per il loro impegno a tutela delle api c’è Lamborghini, che ha lanciato nel 2017 un progetto di biomonitoraggio ambientale all’interno della fabbrica di Sant’Agata Bolognese: per analizzare i livelli di inquinamento a livello locale, l’area di interesse naturale del parco Lamborghini ospita una stazione di biomonitoraggio composta da tre alveari che formano un apiario destinato alla produzione di miele.
Gli elementi costitutivi dell’alveare, dal miele al polline passando per cera, propoli e api stesse, vengono analizzati per rilevare un ampio spettro di sostanze inquinanti, dai pesticidi impiegati in agricoltura e sul verde urbano e privato fino ai metalli pesanti, ai radionuclidi, ai composti aromatici e alle diossine. Nel caso di Lamborghini, il miele prodotto, circa 350 chilogrammi l’anno, ottenuto soprattutto da fiori di tarassaco, tiglio o millefiori, viene regalato a Natale ai dipendenti, del noto marchio di auto sportive, ma anche ai dipendenti di Ducati, come Lamborghini parte della galassia Volkswagen group.
Anche Rolls Royce ha avviato una produzione di miele creando, nel 2017, l’apiario di Goodwood. Nell’area boschiva di circa 20 ettari che circonda la fabbrica sono state installate sei arnie realizzate in legno, ognuna identificata col nome di modelli di auto iconici del marchio inglese, Phantom, Wraith, Ghost, Dawn e Cullinan, mentre un’arnia prende il nome di Spirit of Ecstasy, la statuetta da che sempre svetta sui cofani delle berline di lusso inglesi.
In totale sono 250mia le api adottate da Rolls Royce e che hanno trovato il loro habitat ideale nella verde campagna intorno a Goodwood. Per la casa inglese si tratta di un’iniziativa voluta a tutela dell’ambiente e della biodiversità che si unisce alle altre firmate Rolls Royce, come gli stagni termali, i sistemi di gestione e raccolta delle acque piovane e i rifugi per uccelli selvatici.
Le api coinvolte nel progetto hanno continuato a lavorare anche durante il lockdown, quando la produzione di auto si è fermata causa Covid-19, uno stop che di fatto ha favorito la produzione di miele, che ha battuto il record delle stagioni precedenti. Il miele raccolto e lavorato da specialisti del posto, viene donato a clienti e ospiti dello stabilimento Rolls Royce.
Restando in Inghilterra, a Crewe, sede della Bentley, altro noto marchio del lusso, dal 2019 vivono 120mila api suddivise in due alveari installati con l’aiuto di apicoltori locali, che hanno suggerito di seminare nell’area interessata numerose varietà di fiori selvatici, che si uniscono alla vegetazione della campagna del Cheshire, costituendo un habitat ideale per le api.
Gli alveari di Crewe producono circa 15 chili di miele, pari a 50 barattoli che anche in questo caso vengono distribuiti internamente ai dipendenti. Agli alveari, inoltre, si sono recentemente aggiunte anche casette per uccelli e pipistrelli, altri abitanti a rischio della zona, che grazie al contributo di Bentley potranno prosperare in un habitat creato su misura per loro.
L’impegno dell’industria dell’auto a favore della tutela delle api non può che essere colto come un segnale positivo, sintomo che la sensibilizzazione in atto da anni sta finalmente dando i suoi frutti. Negli ultimi anni la popolazione di api e altri insetti impollinatori è calata drasticamente, e proprio alle api è stata dedicata una giornata mondiale di sensibilizzazione, il 20 maggio.
Stando alle stime della Fao, le api e gli altri impollinatori, come uccelli e pipistrelli, influenzano la produzione del 35 percento delle coltivazioni mondiali, incidendo positivamente sulla produzione di 87 delle colture più importanti, oltre a quella di diversi derivati medici. Il numero di api e di altri impollinatori sta calando in diverse parti del pianeta, soprattutto a causa dell’agricoltura intensiva, delle mono colture, dell’eccessivo utilizzo di concimi chimici e dell’aumento delle temperature causato dai cambiamenti climatici. Se questo trend dovesse continuare, come più volte vi abbiamo raccontato in questi anni, alimenti di grande importanza per la nutrizione, potrebbero scomparire per sempre.
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