
Il 2 giugno si celebra la Giornata mondiale delle torbiere. Un’occasione per parlare di questi ecosistemi poco conosciuti e silenziosi, ma fondamentali per il clima, l’acqua, la biodiversità e la memoria del nostro Pianeta.
Dopo l’assoluzione di Eni nel processo che la vedeva coinvolta in Nigeria, la procura di Milano ha deciso di non appellarsi al secondo grado di giudizio.
La procura generale di Milano ha rinunciato a ricorrere in appello contro la sentenza di assoluzione di primo grado nel processo per l’acquisizione di Eni e Shell del giacimento nigeriano Opl 245. Al centro del primo grado di giudizio, una presunta tangente che avrebbe coinvolto il colosso energetico italiano e diversi politici nonché affaristi e sulla quale ha indagato per diversi anni la procura di Milano con l’accusa di “concorso in corruzione internazionale”.
Tale processo si è chiuso il 17 marzo 2021, data in cui il tribunale di Milano ha assolto con formula piena – “perché il fatto non sussiste” – tutti gli imputati, tra i quali l’attuale amministratore delegato della compagnia petrolifera Claudio Descalzi e il suo predecessore Paolo Scaroni. Rinunciando al secondo grado di giudizio, si chiude una enorme vicenda giudiziaria, per molti italiani seconda solo a Mani Pulite, iniziata nel 2009.
L’Opl 245 (Oil prospecting licence, ovvero una concessione esplorativa di idrocarburi) riguarda un’area delimitata situata in acque profonde (oltre mille metri), circa 150 chilometri al largo del delta del fiume Niger.
Il primo grado di giudizio ha ruotato intorno a fatti non contestati dalle parti chiamate in causa nel processo: il ministro del petrolio nigeriano Dan Etete prima si assegna l’enorme giacimento, l’Opl 245 appunto, e poi prova a venderlo attraverso la sua società privata Malabu a Shell ed Eni. Dopo qualche tentativo fallito, intervengono politici nigeriani in veste di mediatori. Eni e Shell versano un miliardo e 300 milioni di dollari che non finiscono allo stato africano, ma a Etete e agli intermediari.
La verità giudiziaria è ora che le operazioni svolte da Eni per acquisire il giacimento nigeriano non possono essere classificate come uno scambio corruttivo. La difesa di Eni è sempre stata quella di aver percorso l’unica strada percorribile, ovvero trattare con una controparte riconosciuta dal governo nigeriano.
Ma il problema è che lo scenario energetico globale vede ancora l’Italia rivolgersi a personaggi politici ambigui (Vladimir Putin in Russia, Abdelmadjid Tebboune in Algeria, Recep Tayyip Erdoğan in Turchia) pur di portare a casa quote di combustibili fossili (gas in particolare). La transizione energetica passa anche dalla scelta di partner strategici “puliti”. E su questo l’Italia non sta progredendo affatto.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il 2 giugno si celebra la Giornata mondiale delle torbiere. Un’occasione per parlare di questi ecosistemi poco conosciuti e silenziosi, ma fondamentali per il clima, l’acqua, la biodiversità e la memoria del nostro Pianeta.
La stagione estiva è ancora lontana, ma dal Regno Unito alla Russia, dai Paesi Bassi alla Turchia, in buona parte d’Europa impera già la siccità.
In occasione della Giornata mondiale delle api il Wwf pubblica un rapporto che lancia l’allarme sulla situazione degli insetti impollinatori nel mondo.
Per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni nel 2019, lo scorso anno la deforestazione è stata stabile o in calo in tutti e sei i biomi del Brasile.
Le distese di sargasso nelle acque dell’Atlantico hanno raggiunto livelli record. Ma c’è anche chi si rimbocca le maniche per cercare soluzioni.
È aumentato il numero di Comuni italiani sui cui territori sono presenti spiagge alle quali è stata riconosciuta la Bandiera blu.
Che fine fa il vetro, quando si rompe? Se lo trattiamo bene, è uno dei pochi materiali che non vedrà mai la discarica. Qui vi raccontiamo come e perché. Con l’aiuto di CoReVe.
Nasce il Parco nazionale del Matese, la 25esima area protetta italiana che ospita un’enorme biodiversità tra Campania e Molise.
Il 6 maggio l’Italia ha già consumato tutte le risorse naturali rinnovabili che le spettano per l’intero 2025: è l’Overshoot day del nostro paese.