![I cambiamenti climatici rendono più fragili le foreste: spetta a noi tutelarle](https://cdn.lifegate.it/Uo8O3bcCWmXU02BcE2tjGePvH2w=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/foreste-fao.jpg, https://cdn.lifegate.it/qqdIw0SCwubwy7bixl7Zzz9dx0A=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/foreste-fao.jpg 2x)
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I roghi hanno causato il rilascio di enormi quantità di CO2, pari a quasi la metà delle emissioni annuali dell’Australia.
Gli incendi che da settimane bruciano l’Australia, in particolare gli stati del Queensland e del Nuovo Galles del Sud, hanno provocato il rilascio di enormi quantità di CO2 nell’atmosfera, esacerbando la già grave crisi climatica. Dal primo agosto ad oggi gli incendi boschivi avrebbero provocato l’emissione di 250 milioni di tonnellate di CO2, la maggior parte delle quali, circa 195 milioni di tonnellate, generate dai roghi scoppiati nelle antiche foreste del Nuovo Galles del Sud.
È quanto emerso dai dati diffusi dalla Nasa e riportati dal Guardian Australia. Si tratta di una quantità di CO2 davvero consistente, equivalente a quasi la metà delle emissioni annuali di gas serra prodotte dall’intera nazione. Nel 2018 l’Australia ha infatti emesso 532 milioni di tonnellate di CO2.
Le emissioni provocate dagli incendi boschivi sono solitamente considerate neutre, dato che la ricrescita delle foreste dovrebbe garantire l’assorbimento di una quantità di CO2 simile a quella rilasciata quando sono bruciate. Le foreste vengono infatti considerate depositi, o pozzi, di carbonio: grazie alla loro biomassa riescono a fissare più CO2 di quanta ne emettano.
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Per compensare le grandi quantità di CO2 rilasciate in Australia a causa dei roghi, in condizioni normali alle foreste occorrerebbero decenni. Ma gli scienziati ritengono che le aree boschive siano state eccessivamente stressate, anche a causa della prolungata siccità frutto dei cambiamenti climatici, e non sarebbero dunque in grado di riassorbire tutte le emissioni rilasciate.
La stagione di incendi in corso, che si intensificherà ulteriormente con l’arrivo dell’estate, ha bruciato oltre di 2,7 milioni di ettari di terra nel Nuovo Galles del Sud. Da oltre quindici anni non si registravano incendi così estesi e violenti nell’area, e le previsioni escludono che la pioggia possa giungere a breve in soccorso di piante e animali.
Gli incendi hanno dunque contribuito a intaccare ulteriormente l’equilibrio climatico dell’Australia, compromettendo inoltre la capacità delle foreste di assorbire le future emissioni. Proprio per chiedere di far fronte con interventi mirati alla crisi climatica, centinaia di manifestanti, tra i quali gli attivisti del movimento ecologista Extinction Rebellion, sono scesi in piazza pochi giorni fa a Sydney.
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