
Gli pneumatici sono materiali compositi che, grazie agli studi condotti da Michelin, stanno contribuendo allo sviluppo tecnologico in molteplici settori.
In Portogallo Toyota e CaetanoBus annunciano un accordo di co-branding su due modelli per un’ulteriore espansione delle soluzioni di mobilità sostenibile.
Il Portogallo si conferma un paese all’avanguardia sul tema dei bus a zero emissioni. Una partita nella quale Toyota vuole continuare a giocare un ruolo da protagonista. Va in questa direzione l’annuncio del co-branding con CaetanoBus, azienda lusitana produttrice di autobus, su due modelli: l’elettrico e. City Gold alimentato a batteria e l’H2. City Gold, che sfrutta la tecnologia a celle a combustibile.
Si tratta dell’ultimo step di una collaborazione sempre più stretta partita due anni fa, quando Toyota Motor Europe integrò la propria tecnologia – tra cui il nuovo stack di celle a combustibile, i serbatoi di idrogeno e altre componenti chiave – negli autobus urbani a idrogeno prodotti dall’azienda portoghese. Lo scorso anno invece, con l’obiettivo di supportare la rapida espansione del suo business verso lo sviluppo e la vendita di autobus a zero emissioni, Toyota Caetano Portugal – la joint venture di Toyota Motor Europe e Salvador Caetano – divenne azionista diretta di CaetanoBus. Ora, come spiega il presidente dell’azienda lusitana, José Ramos, “con questa attività di co-branding rafforziamo la partnership di lunga data con Toyota nel business degli autobus a zero emissioni. Questo ci permette, da un lato, di dimostrare la complementarità delle competenze tecniche e delle tecnologie e, dall’altro, un vero allineamento verso la decarbonizzazione”.
Nell’ultimo anno, l’azienda ha rafforzato la propria presenza internazionale segnando un importante aumento delle vendite dei propri autobus a zero emissioni in tutto il continente. Questa crescita riflette il sempre maggiore riconoscimento delle competenze ingegneristiche di CaetanoBus, nonché della tecnologia all’avanguardia dei suoi prodotti nel competitivo mercato europeo degli autobus. Un mercato che vede l’Italia in forte ritardo: con solo il 5,4 per cento di nuovi mezzi a idrogeno o elettrici entrati in servizio nel 2019, siamo lontani anni luce dalle performance della Danimarca e dell’Olanda, dove rispettivamente il 78 per cento e il 66 per cento degli autobus immatricolati due anni fa era alimentato con motori green. Il nostro paese, oltretutto, è tra i principali acquirenti di bus nel vecchio continente, mentre il maxi piano sul clima messo recentemente a punto da Bruxelles punta, attraverso misure drastiche che riguardano anche il mondo dei trasporti, a decarbonizzare il continente entro il 2050.
L’H2.City Gold è l’autobus elettrico alimentato a idrogeno di CaetanoBus, che utilizza il sistema a celle a combustibile Toyota: con un rifornimento che dura meno di nove minuti, garantisce un’autonomia di ben 400 chilometri. Un mezzo che, al pari del bus 100 per cento elettrico e.City Gold, testimonia la complementarità delle competenze ingegneristiche e delle tecnologie sviluppate da entrambe le aziende; a seguito dell’accordo di co-branding, sui due mezzi saranno presenti sia il logo di Caetano che quello di Toyota, fra i più riconosciuti dai clienti europei.
Per Toyota l’idrogeno rappresenta una delle soluzioni principali per spingersi Beyond Zero, oltre la mobilità a zero emissioni. “Il co-branding – commenta Matt Harrison, presidente e Ceo di Toyota Motor Europe – dimostra la fiducia che abbiamo nel nostro recente investimento e nella nostra partnership di lunga data con Caetano. Sottolinea inoltre l’importanza che Toyota attribuisce allo sviluppo della mobilità a zero emissioni oltre le automobili, nel percorso verso la decarbonizzazione”. Già da alcuni anni, la casa giapponese ha deciso di allargare il proprio scopo di impresa, passando dalla semplice produzione di autoveicoli al perseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu. La partnership con Caetanobus apporta il proprio contributo rispetto a tre goals: imprese, innovazione e infrastrutture (numero 9), consumo e produzione responsabili (12) e lotta al cambiamento climatico (13).
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