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Un giornalista ha filmato in Polonia la macellazione di mucche malate e maltrattate, le cui carni potrebbero essere state destinate all’esportazione. L’editoriale del portavoce di Essere Animali.
L’inchiesta di un programma della tv nazionale polacca ha svelato un traffico di carne bovina contaminata che potrebbe essere già stata esportata e che proviene dalla macellazione di mucche malate e maltrattate. In Inghilterra la notizia è riportata dal Guardian e in Francia da Liberation e contiene l’allarme di scienziati e veterinari. Quanto scoperto dai reporter della trasmissione Superwizjer non è infatti un caso isolato: in Italia per ora nessuno ne ha parlato, ma lo scandalo ci riguarda da vicino perché la Polonia è il paese da cui importiamo più carne bovina.
Per tre settimane un giornalista polacco ha lavorato come infiltrato in uno stabilimento di macellazione, riuscendo a filmare il sistema con cui la carne veniva commercializzata. Gli animali gravemente malati, che dovrebbero essere abbattuti d’emergenza in allevamento, erano trasportati di notte e le carcasse subito pulite da tumori e piaghe da decubito. La mattina seguente il veterinario poneva la certificazione senza procedere ad accurate ispezioni.
Non è il primo stabilimento in Polonia ad essere condannato o indagato per simili reati, nel paese in cui l’80 per cento della carne bovina prodotta viene esportata. 65.100 tonnellate sono state importate nel 2017 proprio dall’Italia, una quantità pari circa al 10 per cento della produzione nazionale.
‘Secret filming shows sick cows slaughtered for meat in Poland’ – In 2017, the UK, one of Poland’s largest markets for meat, bought 16m kg of beef (fresh, frozen and offal), worth $64m. https://t.co/2OHqXSY9ut
— Animal Aid (@AnimalAid) 28 gennaio 2019
Gli esperti che hanno visionato il filmato hanno dichiarato che mangiare questa carne potrebbe provocare gravi rischi per la salute. In un procedimento penale per eventi analoghi, le analisi compiute in un altro macello hanno dimostrato la presenza di diversi batteri nelle carcasse. L’appello è rivolto al governo della Polonia, per un intervento urgente. Chris Elliott, professore di sicurezza alimentare alla Queen’s university di Belfast e fondatore dell’Institute for global food security, ha dichiarato sul Guardian che sarà estremamente difficile rintracciare la carne. Se fosse già stata esportata ci sarebbe il potenziale per un allarme di sicurezza su scala europea.
L’indagine realizzata dalla trasmissione Superwizjer mostra il trattamento riservato ai bovini malati. Le vacche giungevano al macello talmente stremate che dovevano essere scaricate dai camion con argani e corde. Il sollevamento di animali incapaci di reggersi sulle proprie zampe è vietato, ma non accade solo in Polonia: anche in Italia abbiamo filmato questa pratica in un allevamento per la produzione di latte, dove capita frequentemente che le mucche, dopo anni di sfruttamento, crollino a terra e non siano più in grado di rialzarsi. Nel nostro caso non possiamo sapere se gli animali maltrattati fossero destinato anche alla produzione di carne, ma abbiamo segnalato l’allevamento alle autorità competenti.
Non rimane quindi che riporre fiducia nei controlli, ma è bene tenere a mente che sono le inchieste indipendenti, di giornalisti o organizzazioni per i diritti animali, ad aver svelato questi casi e ad aver mosso l’intervento delle forze dell’ordine, non il contrario. Chissà che non abbiano veramente ragione questi vegani: forse l’unica scelta che unisce ad un’alimentazione sana il rispetto degli animali è quella che lascia la carne fuori dal piatto.
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