Cdp costruisce la propria strategia di sostenibilità coinvolgendo imprese, università e giovani

Al Forum Multistakeholder, il Gruppo CDP ha sottoposto le proprie linee guida strategiche a circa 250 stakeholder e membri della società civile.

  • Il 28 novembre 2022, al museo della Scienza e della tecnica di Milano, si è tenuto il primo Forum Multistakeholder del Gruppo CDP (Cassa Depositi e Prestiti).
  • L’evento, intitolato Un futuro da costruire insieme, ha affrontato la sostenibilità nelle sue varie declinazioni, mettendo al centro i giovani.
  • Durante il pomeriggio nove tavoli di lavoro si sono confrontati sulle direttrici del piano strategico di CDP.

La transizione ecologica è la nuova rivoluzione industriale. Ciò significa che porterà sconvolgimenti, ma anche opportunità di crescita. Tutto ciò non sarà possibile senza ingenti investimenti, pubblici e privati. A dirlo è Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione europea e commissario per il clima e il green deal europeo, collegatosi con il museo della Scienza e della tecnica di Milano per introdurre i lavori del primo Forum Multistakeholder del Gruppo CDP (Cassa Depositi e Prestiti).

Proprio una realtà come CDP – ha sottolineato Timmermans – ha un ruolo fondamentale, perché fa leva su fondi pubblici per indirizzare le risorse private. Con numeri di tutto rispetto: nel primo semestre del 2022 ha impegnato risorse per circa 11,5 miliardi di euro, consentendo l’attivazione di 28,5 miliardi di investimenti (l’effetto leva è dunque di 2,5 volte). Se queste risorse vengono messe al servizio dello sviluppo sostenibile, il loro potenziale diventa gigantesco. Di questo si è discusso il 28 novembre 2022. Un appuntamento in cui CDP ha chiamato a raccolta i suoi stakeholder raccogliendo i loro input anche sulla propria strategia di sostenibilità.

tavoli di lavoro Gruppo CDP
Il Gruppo CDP ha voluto raccogliere gli input degli stakeholder sul proprio piano strategico © Gruppo CDP

Generazioni a confronto al Forum Multistakeholder di CDP

Il titolo del Forum Multistakeholder, Un futuro da costruire insieme, suggerisce già in modo molto chiaro quali sono le protagoniste designate di questo momento di confronto: le nuove generazioni. Ecco perché la mattinata, dopo il benvenuto del direttore generale del museo Fiorenzo Galli, l’introduzione del presidente di CDP Giovanni Gorno Tempini e i saluti istituzionali di Frans Timmermans e del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, si è aperta con un keynote speech di chi i giovani li prepara alle sfide del domani.

In rappresentanza del mondo accademico ha parlato infatti Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano. Citando l’articolo 34 della Costituzione, per cui “i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”, Sciuto ha ripercorso le iniziative per rendere l’università più inclusiva, superando le difficoltà socio-economiche – lo fa nelle periferie il progetto Off campus, premiato con l’Ambrogino d’oro – e il gender gap. Sul tema della diversità, in particolar modo, la prima rettrice donna del Politecnico ha voluto incentrare il proprio mandato.

È stato poi il turno dei dialoghi tra esponenti di diverse generazioni, tre come le dimensioni della sostenibilità. Sull’ambiente si sono confrontati il professor Marco Frey della Scuola Sant’Anna, presidente Global compact network Italia, e l’imprenditrice Teresa Agovino; sulla società Francesco Perrini (Sustainability Lab ed Esg Lab di Sda Bocconi School of Management) e Virginia Stagni, head of business development del Financial Times; sulla governance Francesco Profumo, presidente di Acri, e Anita Bhatia, vice direttrice esecutiva Un Women.

Il piano strategico del Gruppo CDP, aperto ai contributi della società civile

Il Gruppo CDP si è voluto fare promotore di questo dibattito perché, ha spiegato il presidente Giovanni Gorno Tempini in apertura, “questo sforzo che stiamo facendo non resti chiuso all’interno delle nostre quattro mura”. “Per noi la sostenibilità non è uno slogan”, ha aggiunto, bensì “un modo di operare”.

Cosa significa, nello specifico? Che, nel suo piano strategico 2022-2024, il Gruppo ha identificato quattro sfide: cambiamenti climatici e tutela dell’ecosistema, crescita inclusiva e sostenibile, ripensamento delle filiere produttive, digitalizzazione e innovazione. Queste ultime si sono tradotte in dieci aree di intervento, allineate all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e alle missioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), sulle quali si orientano le politiche di finanziamento e di investimento di CDP. “Le istituzioni finanziarie tradizionalmente operano secondo i concetti di rischio e rendimento: noi ne abbiamo aggiunto un terzo, l’impatto”, chiosa Tempini.

Attraverso i nove tavoli di lavoro del pomeriggio, CDP ha sottoposto queste linee strategiche a circa 250 stakeholder e rappresentanti della società civile, per raccogliere le loro osservazioni e i loro suggerimenti per il futuro.

“Sostenibilità e criteri Esg sono le basi fondanti del piano strategico 2022-2024, che rafforza l’impegno di Cassa nei confronti del paese e delle future generazioni a cui questo Forum è dedicato”, ha sottolineato l’amministratore delegato Dario Scannapieco chiudendo la plenaria della mattinata. “Una strategia impostata su policy di intervento responsabile e obiettivi di impatto che ci hanno permesso di raggiungere risultati significativi: nei primi dieci mesi del 2022 infatti, abbiamo mobilitato risorse per 24,5 miliardi a favore di startup, aziende, pubbliche amministrazioni e progetti di cooperazione internazionale”.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati