
Le distese di sargasso nelle acque dell’Atlantico hanno raggiunto livelli record. Ma c’è anche chi si rimbocca le maniche per cercare soluzioni.
Ci sono delle conferme, mentre c’è chi scivola molto indietro. Ecco le città più smart, misurando economia, ambiente e legalità.
Sono tre le città a salire sul podio dell’edizione 2015 della classifica iCity Rate, presentata in occasione della Smart City Exhibition, manifestazione europea dedicata alle tematiche dell’innovazione nelle città, in programma a BolognaFiere. Le metropoli più intelligenti sono Milano, Bologna e Firenze, confermando le perfomance dello scorso anno, seppur con velocità diverse.
Milano infatti accelera velocemente, mentre Bologna rimane praticamente stabile nella misurazione degli indicatori. Firenze guadagna svariate posizioni, mentre Roma scivola al 21mo posto.
La ricerca, realizzata da Forum Pa, con la collaborazione di Openpolis, stila la classifica delle città italiane analizzando 106 Comuni capoluogo sulla base di 150 indicatori statistici e 12 indicatori puntuali. La novità di quest’anno è l’entrata di un nuovo indicatore, ovvero quello legato alla legalità.
Milano si conferma prima per economia, vitalità e per la dimensione relativa al capitale sociale (people). Ottima posizione anche per quanto riguarda la mobilità, in particolare per quella condivisa e alla ciclablilità. Indubbiamente hanno avuto il loro peso gli ultimi progetti avviati dalla municipalità e da aziende private in particolare nello sharing dei veicoli.
Ma è Roma la sorpresa, in negativo. Seppur con buoni indicatori per quanto riguarda l’economia, la vitalità e il capitale sociale, crolla per governance, ambiente (85ma) e legalità – scendendo addirittura al 97mo posto.
“È possibile per una città competere ai diversi livelli nazionali ed internazionali ed assicurare un livello di qualità della vita e del convivere sufficiente in un contesto in cui non sono garantiti i principi di legalità e di sicurezza?”, si è chiesto Gianni Dominici, direttore generale di Forum Pa e curatore della ricerca. “Evidentemente no ed il problema, storicamente riferito ad alcune aree specifiche del paese, negli ultimi mesi sta drammaticamente emergendo per la sua pervasività e diffusione anche in territori considerati, fino ad oggi, immuni”.
Ciò che colpisce di più leggendo i dati è il 70mo posto di Milano per la legalità, dove spiccano la microcriminalità e i giornalisti minacciati e la crescita di quelle definite come “piccole capitali”. Ecco allora Trento per la dimensione ambiente e people, o Ravenna che nonostante la discesa, si mantiene nelle prime posizioni. Guardando al Sud è Cagliari la prima delle città (60mo posto), mentre quella che guadagna più posizioni è Lecce. L’ultima è Crotone, fanalino di coda della classifica.
“Come scrive Bloomberg, l’ex sindaco di New York: If you can’t measure it, you can’t manage it. Se non la conosci, se non puoi misurare le dinamiche e gli effetti delle politiche di una città, non puoi governarla”, conclude Dominici. Con questo obiettivo è nato iCityRace, per dare uno strumento gratuito a chi governa le città , per poter andare a operare laddove c’è più bisogno, migliorando così vivibilità delle piccole grandi metropoli.
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