Secondo il dossier Stop Pesticidi nel piatto 2025 di Legambiente, su 4.682 campioni di alimenti, il 48 per cento contiene residui di sostanze chimiche.
Un ampio studio su migliaia di donne californiane ha evidenziato l’associazione tra il consumo quotidiano di bevande zuccherate e l’incidenza di malattie cardiovascolari.
Se c’è un motivo per cui le donne generalmente evitano le bevande zuccherate è il loro apporto calorico che si traduce in chili di troppo. Un studio pubblicato recentemente sul Journal of the American Heart Association evidenzia però un’altra ragione per cui il gentil sesso dovrebbe astenersi dal consumarle: per le donne basterebbe bere una bevanda zuccherata al giorno per aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.
L’ampia ricerca ha analizzato le informazioni di circa 106mila donne di 52 anni di età media incrociando le loro abitudini di consumo di bevande zuccherate e i loro ricoveri ospedalieri, in particolare quelli legati a problemi cardiovascolari. I ricercatori hanno utilizzato il database del California Teachers Study, uno studio osservazionale che dal 1995 coinvolge migliaia di donne che su base volontaria forniscono informazioni sul loro stile di vita, anche alimentare, e sulla loro salute. Dall’analisi dei dati è emerso così che il consumo di una o più bevande zuccherate al giorno è correlato a circa il 20 per cento in più di rischio di una malattia cardiovascolare rispetto a non consumarle o a farlo raramente (in particolare al 21 per cento di rischio in più di ricorrere a un intervento di angioplastica e al 26 per cento di avere un ictus).
Lo studio ha considerato come bevande zuccherate le bevande analcoliche caloriche, acque o tè zuccherati in bottiglia e succhi di frutta con zuccheri aggiunti e a questo proposito sono state riscontrate delle differenze in base al tipo di bevanda consumata. L’assunzione quotidiana di bevande a base di frutta con zuccheri aggiunti era correlato a un rischio aumentato del 43 per cento di malattie cardiovascolari e del 23 per cento per quanto riguarda invece le bibite. Da considerare poi che le donne che consumavano ogni giorno bevande zuccherate erano solitamente tra le più giovani, generalmente fumatrici, in sovrappeso e non seguivano una dieta sana.
Si tratta di uno studio osservazionale e non dimostra l’esistenza di un nesso causa-effetto tra il consumo quotidiano di bevande zuccherate e le malattie cardiovascolari, ma solo una possibile associazione tra i due fattori. Tuttavia gli studiosi hanno ipotizzato che lo zucchero possa aumentare l’incidenza di malattie cardiovascolari in diversi modi, per esempio alzando i livelli di glucosio e le concentrazioni di insulina nel sangue, che possono a loro volta accrescere il senso di fame e portare a sovrappeso, un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Inoltre, troppo zucchero nel sangue è associato a stress ossidativo e infiammazione, resistenza all’insulina, colesterolo e diabete di tipo 2, condizioni fortemente legate allo sviluppo dell’aterosclerosi.
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