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Cos’è il colesterolo e cosa differenzia quello buono, o Hdl, da quello cattivo, o Ldl. Come bilanciare questa molecola nella nostra dieta, e come si fa il calcolo per conoscere i valori ottimali di colesterolo totale.
Il colesterolo è una molecola fondamentale per il benessere del nostro corpo poiché partecipa alla costruzione delle membrane cellulari, è un precursore della vitamina D e della formazione dei sali biliari, è importantissimo per la costruzione degli ormoni steroidei (testosterone, progesterone, estradiolo e cortisolo). A valori adeguati il colesterolo è una fonte di benessere ma se aumenta eccessivamente diventa un nemico per la nostra salute.
Nel sangue il colesterolo è trasportato grazie alle lipoproteine che hanno nomi diversi a seconda della loro densità. Vldl (very low density lipoproteins) e Ldl (low density lipoproteins) trasferiscono il colesterolo dal fegato ai tessuti attraverso il sangue. La loro bassa densità è connotazione del cosiddetto “colesterolo cattivo” poiché si stratifica sulle pareti dei vasi arteriosi formando placche che restringono calibro dei vasi, e crea un accumulo a livello del tessuto muscolare e adiposo. Hdl (high density lipoproteins) è invece la sigla del “colesterolo buono” poiché queste lipoproteine muovono il colesterolo presente in eccesso nel plasma ripulendo il sangue.
I valori del colesterolo totale non dovrebbero superare la soglia 200 mg-dl (milligrammi per decilitro), e il valore Ldl deve restare sotto soglia 130 mg-dl. Il colesterolo buono deve invece abbondare con valori Hdl superiori a 40 mg-dl. L’indice di rischio si calcola con la frazione che divide il valore del colesterolo totale con il valore Hdl: il risultato deve restare inferiore al valore 5 negli uomini e al valore 4,5 nelle donne. Ad esempio, se il colesterolo totale è 210 e il valore Hdl è 70, il loro rapporto è 210:70=3. Significa che non si corrono rischi.
Aumentare il valore Hdl è possibile grazie al consumo di pesce azzurro, olio extravergine di oliva e vino, noci, abbondanti porzioni di verdura e frutta, di fibre integrali e di tè verde. Prebiotici e probiotici sono grandi alleati nel ripristinare l’equilibrio del colesterolo. Tra le carni è meglio prediligere quelle magre (pollo e coniglio) e nella scelta del pesce meglio rinunciare a quello grasso così come ai molluschi, alle cozze, ai crostacei, ai gamberi e ai granchi. Evitare i grassi idrogenati che alterano la capacità dell’organismo di regolare la produzione di colesterolo, l’olio di palma e la margarina. Infine meglio consumare solo occasionalmente i formaggi grassi.
I legumi sono ottimi così come i cereali integrali. Lo zucchero è invece un grande nemico, stop quindi a caramelle e attenzione alle marmellate. Lo sport è una buonissima abitudine poiché aumenta il colesterolo buono mentre fumo di sigaretta e vita sedentaria lo fanno decrescere. Le buone abitudini sono indispensabili poiché i valori ematici di colesterolo sono influenzati dalla dieta solo per il 20 per cento. Questo significa che una dieta protettiva deve essere prolungata nel tempo e associata a una vita sportivamente attiva. Mantenere il giusto peso corporeo è davvero molto importante soprattutto nei centimetri del girovita poiché l’accumulo del grasso addominale è altamente correlato al rischio di malattie cardiovascolari.
Le uova meritano un piccolo approfondimento poiché recentemente sono state riscattate dai cibi banditi nella dieta anticolesterolo. L’albume è una fonte altamente proteica ma è nel tuorlo che si concentra la maggior parte di colesterolo. Le uova però hanno il dono di saper cambiare le particelle piccole, dense e pericolose di colesterolo Ldl, in particelle grandi e benigne. Dunque le uova aumentano la percentuale di colesterolo buono Hdl e nel 70 per cento dei casi non aumentano la frazione del colesterolo Ldl. Fra le altre virtù le uova portano a un aumento di luteina e Zeaxantina, potenti antiossidanti, aumentano senso di sazietà e dunque regolano il peso corporeo, aumentano la riserva proteica aumentando così la massa muscolare. Un uovo al giorno, soprattutto al mattino, è dunque una fonte di colesterolo buono. Ricordatevi che le uova non devono essere conservate in frigorifero per evitare il decadimento dei loro enzimi. Infine nella cottura è bene cuocere solo l’albume e non il tuorlo per evitare la dispersione delle proteine.
È un estratto ottenuto dalla fermentazione del riso con un lievito, il Monascus purpureus, che contiene una statina naturale, la Monakolina K. Il suo impiego porta a un’azione dimostrata sul colesterolo totale con riduzione del valore Ldl. Il valore del riso rosso fermentato è dunque nella riduzione della sintesi della produzione di colesterolo da parte del corpo.
È un arbusto ricco di berberina, una sostanza con effetti di protezione cardiovascolare poiché ostacola la deposizione delle placche sanguigne da colesterolo elevato. Produce anche un effetto vasodilatatore, cardioprotettivo e antinfiammatorio. Il suo meccanismo di azione è diverso da quello del riso rosso fermentato e delle statine poiché il Berberis facilita la rimozione di sangue del colesterolo cattivo e dunque riduce il colesterolo totale da cattiva alimentazione.
La storia di questa pianta e del suo utilizzo è molto antica ma è sempre stata dedicata ai disturbi da intossicazioni del fegato. Il suo principio attivo è la silimarina, la molecola con funzione epatoprotettrice che aumenta la quantità di colesterolo buono Hdl.
Questi integratori sono molto utili per contrastare le placche che il colesterolo forma sulle pareti dei vasi sanguigni, inoltre sono ottimi fluidificanti sanguigni poiché diminuiscono e prevengono la formazione di coaguli di sangue. Per questo motivo sono molto importanti in situazioni di elevata pressione sanguigna. L’olio di semi di lino è una fonte ricca di omega-3, mentre il pesce ha un alto contenuto di omega-6.
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