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Dovremmo alzarci tutti in piedi, in una standing ovation globale, per rendere tributo alle foreste, i nostri polmoni. Buona Giornata internazionale delle foreste.
Per migliaia di anni e fino all’avvento dei combustibili fossili, il legno – quindi gli alberi e le foreste – ha sempre rappresentato la fonte primaria di energia per gli esseri umani. Ancora oggi, però, oltre due miliardi di persone che vivono nelle regioni rurali come nelle zone urbanizzate dipendono dalla legna per soddisfare il loro fabbisogno energetico. Il legname, in particolare, viene usato come energia, trasformato in carbone e poi in fuoco, per cucinare e creare calore in molti paesi in via di sviluppo dove viene bruciato il 90 per cento del totale consumato nel mondo. Il riferimento, in particolare, è alle regioni più povere come l’Africa subsahariana e l’Asia.
Il focus della Giornata internazionale delle foreste 2017 è dunque cercare di far fronte a una gestione insostenibile delle aree verdi che ha risvolti drammatici sia per l’ambiente che per l’economia. Il progetto Foreste in piedi di LifeGate, con la collaborazione delle ong Avive e di Icei, va proprio in questa direzione. Lo scopo è tutelare 560 ettari di foresta amazzonica brasiliana. Un’estensione che il governo di Brasilia ha scelto di dare in concessione d’uso a 27 delle 40 famiglie della comunità di San Pedro – lungo il fiume Igarapé Capivara –, circa 150 persone coinvolte nel progetto che mira a prevenire e contrastare la deforestazione causata da incendi dolosi, attività di caccia illegali e altri reati ambientali. Ma soprattutto l’obiettivo di Foreste in piedi – giunto al terzo anno – è fare in modo che le risorse naturali e le materie prime vengano gestite in modo sostenibile senza dimenticare le necessità della popolazione locale. In particolare, le attività riguardano il monitoraggio e la vigilanza, la mappatura delle risorse forestali e l’aumento della consapevolezza grazie a momenti di sensibilizzazione e di educazione ambientale rivolti alla comunità di San Pedro e alle comunità vicine.
Pochi giorni fa Lia Miceli, responsabile del monitoraggio per Icei in Brasile e rappresentante di LifeGate, si è recata proprio nel cuore della foresta amazzonica. Partita da Silves, a 340 chilometri da Manaus, capitale dello stato brasiliano di Amazonas, Miceli ha navigato il fiume Urubu con lo staff di Avive: “Sembrava uno specchio, la massa d’acqua che abbiamo attraversato sembrava pesante, difficile da solcare. Ma l’acqua era chiara, trasparente, pulita, dolce e fresca”. Una volta giunta a destinazione, Lia ha incontrato i rappresentanti locali: “L’incontro con la comunità era molto atteso, la gente era curiosa di conoscermi, di conoscere le realtà che sono alla base del progetto Foreste in piedi. All’incontro hanno partecipato 17 persone. Avevano un sacco domande, hanno mostrato interesse e avevano gli occhi inquieti e pieni di speranza. Hanno apprezzato molto l’impegno e il supporto di LifeGate, consapevoli che la tutela della foresta è una responsabilità sia locale che globale visto il ruolo che l’Amazzonia ricopre per la salute del nostro Pianeta”.
Con i suoi oltre 5 milioni di chilometri quadrati, infatti, l’Amazzonia è il più grande polmone della Terra. Tutelarla significa provvedere alla salute della popolazione locale senza dimenticare che gli alberi assorbono CO2 e rilasciano ossigeno dando un contributo fondamentale nella lotta al riscaldamento globale. I sostenitori di Foreste in piedi in Italia sono moltissimi e grazie a loro, grazie a voi, è possibile supportare tutto ciò.
“La riunione è durata più di quattro ore – ha concluso Miceli – poi abbiamo mangiato insieme e continuato a parlare del futuro: sogni, progetti e speranze. A un certo punto ha iniziato a piovere. Il tetto del centro è di lamiera e il suono dell’acqua quasi non lasciava spazio per la conversazione. La mia impressione è che sono persone semplici, ma determinate: sanno cosa è prioritario per la comunità. Il tema della sostenibilità ambientale per loro significa pianificare un uso corretto dell’area forestale. Tutto questo può generare un reddito per sostenere la propria famiglia mantenendo al primo posto la difesa dell’ambiente”.
Il progetto Foreste in piedi è tutto questo e dimostra che chi difende la foresta non è mai lasciato solo. La Giornata internazionale delle foreste, nata nel 2012 grazie a una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, è un’occasione per riflettere sull’importanza di preservare un mondo sano, giusto e in equilibrio. Per noi e per le generazioni future.
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