L’innovazione può dare un futuro sostenibile ai polmoni verdi del nostro pianeta: lo sottolinea l’edizione 2024 del report Fao sullo stato delle foreste.
Glifosato, depositate in Francia 2.500 denunce
Sono ormai 2.500 le persone che hanno presentato denunce in Francia contro chi fabbrica pesticidi a base di glifosato e chi ne ha autorizzato la vendita.
Sono circa 2.500 le denunce presentate da altrettanti cittadini francesi che hanno ritrovato nelle proprie urine valori eccessivi di glifosato. Da anni ormai l’associazione Campagne Glyphosate (Campagna Glifosato) propone a dei volontari di effettuare delle analisi per verificare l’eventuale presenza della sostanza, a base del pesticida Roundup prodotto dalla Monsanto (oggi di proprietà di Bayer).
Glyphosate. Plus de 40 plaintes à La Rochelle pour « mise en danger de la vie d’autrui » https://t.co/WZJpTEz3Gd
— Ouest-France (@OuestFrance) October 4, 2019
Effettuate 5.400 analisi su altrettanti cittadini francesi
“Abbiamo superato ormai le 5.400 analisi ed in quasi la metà dei casi ciò ha portato al deposito di esposti da parte delle persone interessate”, ha fatto sapere Dominique Masset, cofondatore della Campagna Glifosato. I procedimenti sono stati avviato contro tutti i dirigenti in attività delle aziende che fabbricano pesticidi a base di glifosato. Nonché contro gli organismi pubblici europei che ne hanno consentito l’immissione in commercio.
Le ultime denunce, in ordine di tempo, sono state depositate a La Rochelle, sulla costa atlantica, da 42 persone. Nell’atto, una sorta di piccola class-action, si parla senza mezzi termini di “attentato alla vita altrui”, di “truffa” e di “danno ambientale”. “Sporgo denuncia a mio nome contro dieci anni di inazione”, ha dichiarato Dominique Chevillon, presidente del Consiglio economico, sociale e ambientale della regione Nuova Aquitania.
Plus de 40 plaintes à La Rochelle après des taux positifs au glyphosate https://t.co/5AjWjryxw3
— 20 Minutes (@20Minutes) October 4, 2019
Glifosato anche nelle urine di un eurodeputato ecologista
Anche il deputato europeo Benoît Biteau (del gruppo Europe Ecologie – Les Verts) e il presidente dell’associazione Nature Environnement, Patrick Picaud, si sono sottoposti ai test. E hanno ritrovato glifosato nelle loro urine, come già accaduto a centinaia di altri cittadini francesi. Tanto che anche il stesso ministro dell’Agricoltura Didier Guillaume ha parlato di dati “inquietanti”.
Glyphosate : les “pisseurs volontaires” ont porté plainte à La Rochelle https://t.co/c9fyOrSaeo pic.twitter.com/YDZPOvmoj8
— VOGUE RADIO (@VOGUE_RADIO) October 4, 2019
Benché al centro di un dibattito scientifico, il glifosato è stato infatti classificato dal Centro internazionale per la ricerca sul cancro (organismo dell’Organizzazione mondiale della sanità) come “probabilmente cancerogeno”. Ciò nel 2015. E da allora la sostanza non è mai stata eliminata dalla lista.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il Piemonte è la regione italiana che vanta il maggior numero di comuni rurali Spighe verdi con un’attenzione spiccata alla sostenibilità.
I megabassines sono enormi riserve d’acqua pensati per l’agricoltura nei mesi di siccità. Nonostante le ottime promesse, sono oggetto di proteste per il loro impatto ambientale.
Il 26 febbraio 2023 a causa del mare mosso 94 migranti annegarono a 300 metri dalla costa calabrese: non ci furono soccorsi nonostante gli allarmi.
L’attivista 73enne impegnato nella lotta alla caccia alle balene è stato ammanettato a Nuuk su un mandato d’arresto emesso dalla Guardia costiera giapponese. Rischia l’estradizione.
A una settimana dal rogo nell’impianto di raccolta rifiuti, spenti gli ultimi focolai. Per ArpaCal non ci sono pericoli ma mancano le analisi del suolo.
In città le temperature sono più alte che altrove: è il fenomeno dell’isola urbana di calore. La cementificazione del territorio impedisce a piante e suolo di regolare la temperatura dell’aria. Dal soil sealing al calore antropogenico, le cause sono tutte legate alle attività umane.
Interessata un’area di 5mila metri quadrati, il Comune invita i cittadini a tenere chiuse le finestre e a indossare le mascherine ffp2.
Una catena umana per fermare i disboscamenti per far spazio alla grande opera: i comitati di cittadini si muovono per salvaguardare il territorio.