Con Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, abbiamo esplorato i temi chiave degli Stati generali della green economy 2024 il 5 e 6 novembre.
Google ha il vento in poppa
Google compie un altro passo verso la sostenibilità energetica. Raggiunto un accordo per acquistare l’energia elettrica prodotta da quattro parchi eolici svedesi.
I data center di Google saranno presto alimentati dall’energia pulita proveniente da quattro parchi eolici della Svezia. Lo ha reso noto Francois Sterin, direttore della global infrastructure di Google, dichiarando di aver raggiunto un accordo di dieci anni con la società Eolus Vind.
Il gigante del web acquisterà dal 2015 l’energia elettrica prodotta da 29 turbine del paese scandinavo per un totale di 59 megawatt di capacità istallata. I parchi eolici sono dislocati in comuni differenti in modo che si possa ridurre il rischio di non ricevere energia nel caso di guasto di uno degli impianti.
L’obiettivo dichiarato dal motore di ricerca più famoso del mondo è quello di utilizzare esclusivamente energia prodotta da fonti rinnovabili. «Crediamo molto nell’utilizzo di energia rinnovabile e cerchiamo costantemente di aumentarne l’utilizzo – ha dichiarato Francois Sterin – ciò è positivo per l’ambiente ma è anche conveniente dal punto di vista economico per la nostra società». Nel 2013 oltre un terzo dell’energia consumata da Google proveniva da fonti rinnovabili.
L’accordo stretto con Elous Vind è, in ordine di tempo, l’ultimo passo compiuto da Google verso la sostenibilità ambientale. Ad oggi la società di Mountain View ha investito oltre di un miliardo di dollari in progetti eolici e fotovoltaici. Nel 2013 ha acquistato l’energia del vento prodotta dalla società svedese O2 per alimentare i propri data center in Finlandia. Lo scorso dicembre ha investito 75 milioni di dollari nel parco eolico Happy Hereford in Texas, in grado di fornire 240 megawatt di energia.
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