![I cambiamenti climatici rendono più fragili le foreste: spetta a noi tutelarle](https://cdn.lifegate.it/Uo8O3bcCWmXU02BcE2tjGePvH2w=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/foreste-fao.jpg, https://cdn.lifegate.it/qqdIw0SCwubwy7bixl7Zzz9dx0A=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/foreste-fao.jpg 2x)
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Kumi Naidoo, direttore esecutivo di Greenpeace International, elogia l’operato del colosso informatico statunitense nell’ambito della riduzione dell’impatto ambientale.
Apple, negli ultimi anni, ha intrapreso un percorso di sostenibilità e trasparenza che ha portato la casa di Cupertino a divenire l’azienda più “verde” tra i colossi del web, grazie all’impiego di fonti rinnovabili e all’efficienza energetica.
A certificare la svolta sostenibile di Apple ci ha pensato Kumi Naidoo, direttore esecutivo di Greenpeace International, che ha lodato l’azienda californiana incoraggiandola ad andare avanti. «Apple non solo riconosce la pericolosità del cambiamento climatico, ma anche che le aziende possono rappresentare parte della soluzione al problema adottando le energie rinnovabili per alimentare le loro attività».
Mentre fino a pochi anni fa Apple manteneva un atteggiamento di forte riserbo sulle performance ambientali, pari solo alla segretezza sull’ultimo modello di iPhone, ora l’azienda si impegna a divulgare il maggior numero di informazioni relative alla propria attività e alla fase di approvvigionamento.
Grazie anche al video realizzato in occasione dell’Earth Day, narrato dall’amministratore delegato Tim Cook, Apple è riuscita a far arrivare il proprio messaggio e il proprio impegno in favore dell’ambiente a milioni di persone in tutto il mondo.
https://www.youtube.com/watch?v=EdeVaT-zZt4
«Apple sta vendendo l’ambientalismo al grande pubblico – prosegue Kumi Naidoo – sostenuta da un forte impegno in favore delle energie rinnovabili, dell’eliminazione degli agenti tossici e del riciclo». Secondo l’analisi di Greenpeace l’impegno di Apple non è di facciata, non si tratta di greenwashing, la riduzione del proprio impatto ambientale è reale e sta trainando il settore della tecnologia.
«Apple è ancora lontana dalla perfezione – ammette il direttore esecutivo di Greenpeace International – deve affrontare i problemi nelle fasi di approvvigionamento per materiali, energia e manodopera, ma la strada intrapresa è quella giusta».
Apple sta dimostrando che la sostenibilità ambientale non è una chimera, neppure per le grandi aziende della tecnologia e dell’elettronica, è qui ed è a portata di mano, anzi di click.
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