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Tra minor impatto ambientale e progetti locali di cooperazione sociale, Ikea si impegna a mettere in pratica la sostenibilità. Ecco come, in tutta Italia.
Ha preso il via dall’università di Salerno il tour che sta portando Ikea Italia a presentare il proprio bilancio di sostenibilità in tutte le città in cui è presente. Dopo la “data zero”, presentata da Serena Dandini a Milano, e dedicata in generale ai dieci anni consecutivi del bilancio di sostenibilità, è partito l’itinerario che sta toccando tutte le altre 17 città italiane in cui è presente un negozio Ikea.
A Salerno l’evento Ikea Italia ha avuto luogo in università, in un’aula affollata di studenti dei corsi di economia, direzione aziendale, marketing e comunicazione. E in particolare con la presenza dell’intera classe del progetto Green Generation, che si pone come ponte tra neolaureati e imprese del territorio attraverso la “green economy”.
Dopo il primo intervento di Stefano Brown, responsabile sostenibilità di Ikea Italia, ha preso la parola Alfonso Siano (docente di comunicazione aziendale e organizzazione sostenibile), che ha apprezzato come quello intrapreso dal colosso svedese non sia un tentativo di green washing ma un percorso credibile, corroborato da anni di tangibili risultati ambientali e fattivi progetti sociali intrapresi.
Dopo di lui è intervenuto Attilio Palumbo, coordinatore del progetto Green Generation, che ha spiegato come la sostenibilità possa rappresentare un valore aggiunto per le aziende; mentre i risultati raggiunti in termini di minor impatto ambientale nel negozio di Salerno, oltre che da Brown, sono stati illustrati dal Customer relations manager locale, Daniel Vinci. Eccoli in sintesi.
Energia – Sono stati istallati 5.745 pannelli fotovoltaici, che hanno contribuito massicciamente a coprire il consumo assorbito nel negozio, che, tra autoproduzione e acquisto di energia idroelettrica, raggiunge il 98% di consumo da fonti rinnovabili. L’indice di efficienza energetica è pari a 129 kWh/m2. Inoltre, il consumo di acqua è stato ridotto a 3 litri per visitatore (erano 5 litri nel 2014).
Rifiuti: riuso e riciclo – Nel 2015 Ikea Salerno ha raggiunto l’82% di raccolta differenziata (dal 67% nel 2014). Inoltre il reparto riparazioni ha fatto sì che molti prodotti siano stati riparati e venduti invece di essere buttati via per piccole imperfezioni.
Mobilità – Il negozio Ikea Salerno mette a disposizione colonnine di ricarica per i veicoli elettrici. Inoltre tutti i dipendenti possono usufruire di un bonus mobilità, con sconti per l’utilizzo dei mezzi pubblici e incentivi per l’acquisto di veicoli sostenibili.
Nel corso del 2015 Ikea Salerno ha sostenuto numerose iniziative di solidarietà, dando il proprio contributo sia attraverso campagne di raccolta fondi sia mettendo a disposizione il proprio know how e i propri prodotti. Tra queste una raccolta fondi per donare al Banco Alimentare Campania una cella frigorifera per poter ricevere anche le donazioni di prodotti alimentari surgelati, e così contribuire ad aiutare ogni mese 120.000 persone povere ed emarginate attraverso la consegna di un “pacco alimentare” con generi di prima necessità, e sostenendo le mense per i poveri.
Inoltre il negozio di Salerno ha collaborato con la onlus Emora e l’Acli per allestire e arredare due ludoteche all’interno delle sedi Inps locali, per i bambini che devono essere sottoposti a visita di accertamento di invalidità.
Il progetto più personalizzato è però quello che ha fatto sì che un rifugiato politico nigeriano abbia appena iniziato a lavorare come magazziniere. Un tirocinio formativo in collaborazione cono Arci Salerno attraverso il progetto Sprar.
Quello di Pisa è (per ora) l’ultimo negozio Ikea aperto in Italia, dopo una lunga e travagliata vicenda giunta ad essere citata anche dall’ex presidente della Commissione europea, Barroso, come esempio dei ritardi che le imprese europee devono subire per aprire in Italia. Vicenda risolta con lo spostamento da un Comune all’altro del pisano, e sembra col gradimento finale dei clienti pisani e delle province vicine.
In quanto ultimo negozio, quello di Pisa è anche il più moderno dal punto di vista dell’efficienza energetica, col record di prestazioni tra i negozi italiani (105 kwh di fabbisogno per metro quadrato), un impianto di 2.700 pannelli fotovoltaici in policristallino che riesce a coprire in media il 23% del fabbisogno del negozio (che non usa gas per il riscaldamento, quindi ha un assorbimento di energia elettrica più alto), e l’unico negozio con un sistema di riciclo delle acque reflue (compresa quella della pioggia che cade sul tetto). Riciclando 30 metri cubi al giorno (11mila all’anno), e integrando la fornitura con un pozzo proprio, il consumo idrico del negozio si è così dimezzato.
La navetta che porta i clienti in negozio l’anno scorso ha trasportato 60mila persone. La ciliegina sulla torta potrebbero essere i 200 metri mancanti di pista ciclabile per collegare il negozio al centro della città. Ikea ha messo a disposizione i fondi necessari, ma finora mancavano le ultime autorizzazioni burocratiche necessarie, come ci ha detto lo store manager Magnus Andersson. Sembra tuttavia che la vicenda si sia sbloccata proprio in questi giorni.
I progetti sociali seguiti localmente sono stati la fornitura di progettazione e arredi per due case che accolgono persone svantaggiate. Una è casa Papa Francesco, della Caritas di Livorno, per bambini che escono da situazioni familiari degradate; l’altra aiuta ragazzi Down a diventare autonomi nella vita quotidiana imparando a fare le attività comuni in modo pratico e indipendente. In entrambi i casi i responsabili delle associazioni hanno sottolineato il valore di avere ambienti “belli” in cui accogliere queste persone. Ci è stato poi raccontato come il personale Ikea segua i progetti nel tempo, chiamandoli di tanto in tanto per sapere le esigenze delle onlus che aiutano e come poter essere utili.
Marianna Fabiani, manager del personale a Pisa, ha raccontato della collaborazione con l’istituto alberghiero locale, i cui ragazzi prestano servizio nel ristorante del negozio, nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro. È stata sottolineata la positività della loro presenza, e il fatto che gli studenti imparino le logiche e le dinamiche della ristorazione aziendale.
Infine è stato illustrato un progetto per cui ad alcuni dipendenti sono stati forniti prodotti Ikea particolarmente studiati dal punto di vista della sostenibilità ambientale, in modo da poterli usare a casa e dare poi riscontri all’azienda su come poterli ulteriormente migliorare.
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