
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
A Parigi si accende un campanello di allarme, l’inquinamento acustico ha superato le soglie ammissibili per la salute umana. L’11 per cento dei cittadini sono esposti a livelli sonori superiori ai 68 decibel ammessi, 231mila persone, tra cui 112 scuole, 11 asili nido e 20 istituti sanitari, sono a rischio di sordità a causa dell’inquinamento acustico.
A Parigi si accende un campanello di allarme, l’inquinamento acustico ha superato le soglie ammissibili per la salute umana. L’11 per cento dei cittadini sono esposti a livelli sonori superiori ai 68 decibel ammessi, 231mila persone, tra cui 112 scuole, 11 asili nido e 20 istituti sanitari, sono a rischio di sordità a causa dell’inquinamento acustico. Per contenere questo problema l’Hotel de Ville, il municipio di Parigi, ha indetto una riunione per il 16 marzo del consiglio comunale per pianificare gli interventi.
Il Boulevard Peripherique, la tangenziale di Parigi percorsa da oltre un milione di veicoli al giorno, è la più grande fonte di inquinamento per la capitale francese. Il comune da anni è impegnato in campagne di sensibilizzazione e partecipazione dei cittadini, ma solo recentemente si è vista la necessità di una strategia attiva.
Contro l’inquinamento in città, lo scorso anno, l’ex sindaco Bertrand Delanoe aveva reso gratuiti i mezzi pubblici nei fine settimana e potenziato il servizio di bike sharing. Tuttavia, il 53 per cento del rumore cittadino è dovuto al traffico stradale e la Francia continua a essere il paese europeo più rumoroso secondo il Noise observation and information service for Europe.
La decisione di promulgare un piano per abbattere il livello di inquinamento cittadino era necessario. Non appena il consiglio approverà il programma i parigini, già abituati all’approccio partecipativo con il monitoraggio dei rumori attraverso la app NoiseTube, saranno i principali attori di questo cambiamento. Durante il periodo d’azione del piano tra il 2015 e il 2020, le campagne contro l’inquinamento acustico coinvolgeranno i cittadini, i quali dovranno contenere i rumori emessi da auto e scooter, le forze dell’ordine e il personale sanitario che dovranno usare con più moderazione le sirene nei percorsi urbani.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
Un tribunale condanna Greenpeace a pagare 660 milioni di dollari. L’accusa? Aver difeso ambiente e diritti dei popoli nativi dal mega-oleodotto Dakota Access Pipeline.
In Italia sono 265 gli impianti ormai disuso perché non nevica più: rimangono scheletri e mostri di cemento. E l’esigenza di ripensare la montagna e il turismo.
Temendo la presenza di rifiuti tossici, la Groenlandia ha interrotto l’estrazione dell’uranio. Ora potrebbe essere costretta a ricominciare. O a pagare 11 miliardi di dollari.
L’organizzazione della Cop30 nella foresta amazzonica porta con sé varie opere infrastrutturali, tra cui una nuova – contestatissima – autostrada.
Incidente nel mare del Nord tra una petroliera e una nave cargo: fiamme e fumo a bordo, si teme lo sversamento di combustibile in mare.
Saudi Aramco, ExxonMobil, Shell, Eni: sono alcune delle “solite” responsabili delle emissioni di CO2 a livello globale.
A23a, l’iceberg più grande del mondo, si è fermato a 80 km dalla Georgia del Sud, dove ha iniziato a disgregarsi.
Una causa intimidatoria per fermare chi lotta per la difesa delle risorse naturali e contro le giganti del petrolio. È quanto sta vivendo Greenpeace per le proteste contro il Dakota access pipeline.