
L’etichetta di un alimento deve riportare la data di scadenza o il termine minimo di conservazione. Ecco la differenza e come comportarsi davanti a un cibo scaduto.
Asparagi, fave fresche, menta, erba cipollina: la spesa di Pasqua e di tutto aprile, al naturale.
Pasqua con chi vuoi, e mangiando quello che vuoi, soprattutto se si tratta di uno dei prodigi della cucina tradizionale: le fave fresche col pecorino. Per renderle più originali, preparatele in insalata (fave fresche, scaglie di pecorino stagionato, olio extravergine di oliva, erba cipollina tritata e foglie di menta fresca). Una delizia!
Verdura: asparagi, barbabietola, barba di frate, broccolo, carciofo, catalogna, carota, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo verza, cavolini di Bruxelles, cicoria e cicorino, cima di rapa, cipollotti, coste, crauti, crescione, erbette, fava, finocchio, indivia, lattuga, luppolo, ortica, pasqualina, pisello, porro, rabarbaro, radicchio rosso, rapa, ravanello, rucola, spinaci, tarassaco, valerianella, zucca.
Frutta: arancia, limone, cedro, mela, pera, a fine mese le prime fragole.
Pesci: alice (acciuga), cefalo, dentice, sardina. Per merluzzo, pesce spada, sogliola, tonno, consultare la guida al pesce giusto.
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Secondo uno studio, le emissioni del settore alimentare basteranno, da sole, a superare l’obiettivo degli 1,5 gradi di aumento della temperatura media globale.
Anche a causa dell’aumento dei prezzi, sempre più persone si vedono negato l’accesso a una dieta sana. L’obesità aumenta, pure nei Paesi a basso reddito.
Per la transizione verso sistemi alimentari sostenibili occorre diminuire la produzione di proteine ad alto impatto: dai legumi agli insetti, ecco pro e contro delle alternative proteiche alla carne.
L’Efsa raccomanda di eliminare le gabbie e le mutilazioni per migliorare il benessere animale, ma per i produttori europei questo si rifletterebbe nell’aumento del costo della carne.
Per la Commissione europea, in alcune zone d’Italia l’inquinamento delle acque da nitrati non sta migliorando o si sta aggravando.
In tutto il mondo crescono superfici agricole coltivate a biologico e produttori, ma serve una spinta ai consumi verso la transizione agroalimentare.
Prima capitale in Europa a farlo, Edimburgo ha sottoscritto il Plant based treaty per promuovere diete vegetali in risposta alla crisi climatica.
Secondo una ricerca, seminare cereali diversi contemporaneamente sullo stesso terreno è una pratica antica da riscoprire per un’agricoltura più resiliente.