Vivienne Westwood, la stilista attivista che si batte per l’ambiente
Irriverente, audace e ribelle di natura, Vivienne Westwood ha trasformato la moda in un mezzo per richiamare l’attenzione sui cambiamenti climatici e non solo.
Irriverente, audace e ribelle di natura, Vivienne Westwood ha trasformato la moda in un mezzo per richiamare l’attenzione sui cambiamenti climatici e non solo.
Naturale, sostenibile e cruelty-free. Wineleather è una pelle vegetale tutta italiana ricavata dai rifiuti prodotti durante la vinificazione.
Le borse Freitag fatte di teloni di camion usati sono diventate un’icona di design. Markus e Daniel, i fratelli Freitag, raccontano la filosofia dietro al marchio con la sostenibilità nel dna.
Il tessuto ottenuto dagli scarti delle arance Orange Fiber diventa protagonista di una capsule collection firmata Ferragamo lanciata in occasione di Earth day.
Il progetto italiano per la creazione di una pelle vegetale dagli scarti della produzione vinicola è il vincitore assoluto del concorso Global change award indetto dalla H&M foundation.
Rompere le regole del mondo della moda è quello che sta facendo la stilista down Isabella Springmühl con Down to Xjabelle, la sua linea di abiti ispirata al Guatemala.
Partendo da uno degli alimenti più consumati in Indonesia, cinque ragazze fondatrici di XXLab hanno ideato Soya Couture, un progetto innovativo che trasforma gli scarti di soia in tessuto.
Moda, etica e sostenibilità sono i tre elementi alla base del marchio Blood less fur. Per produrre pellicce nel totale rispetto degli animali e dell’ambiente.
Arriva dall’Asia il progetto che recupera i fondi di caffè e li trasforma in un tessuto ecologico. Si tratta di S.café, materiale ideale per l’abbigliamento outdoor.
In collaborazione con il progetto B.Live della fondazione Near onlus, Weekend Max Mara ha ideato un giaccone ecosolidale assieme a ragazzi affetti da gravi patologie come il cancro.