No war factory, le bombe inesplose diventano gioielli etici made in Laos
No war factory è una linea di gioielli etici fatti a mano dagli artigiani laotiani con le bombe inesplose, lanciata nel 2017 per contribuire allo sminamento della zona.
No war factory è una linea di gioielli etici fatti a mano dagli artigiani laotiani con le bombe inesplose, lanciata nel 2017 per contribuire allo sminamento della zona.
River blue racconta come la produzione tessile, tra cui quella di denim, lascia una scia di distruzione che colpisce i fiumi e la salute umana. Il documentario è stato presentato al Fashion Film Festival Milano.
Questa edizione della London fashion week si veste di etica e green. Qualche giorno fa, il British fashion council ha dichiarato che la settimana della moda londinese sarà la prima tra le più importanti manifestazioni di moda a livello mondiale che non ospiterà collezioni contenenti pelliccia vera. Leggi anche: Blood less fur, le pellicce ecologiche diventano
La moda dei costumi da bagno ecologici arriva sulle nostre spiagge. Ecco alcuni consigli per riconoscere i materiali giusti e scegliere i marchi che li impiegano.
Giunge alla sua quinta edizione il Fashion Film Festival Milano. Per scoprirne le novità siamo andati a intervistare l’ideatrice dell’evento, Constanza Cavalli Etro, che ci ha parlato anche di sostenibilità.
È cento per cento italiana la maglietta che ripulisce l’aria. In grado di assorbire lo smog di due automobili, RepAir è la risposta di un brand italiano di moda al problema dell’inquinamento in città.
È conosciuto come cappello di Panama, ma in realtà la patria del cappello di paglia è l’Ecuador. Questa tradizione unisce migliaia di artigiani dal Pacifico alle Ande ed è una parte integrante della vita quotidiana di questo paese.
Molti marchi di moda hanno deciso di eliminare la pregiata fibra mohair dalle loro collezioni. A smuoverli è stata un’indagine di Peta sulle torture alle capre di Angora negli allevamenti in Sudafrica.
Fashion revolution 2018, movimento nato in seguito alla strage di Rana Plaza, continua la sua lotta per una moda più sostenibile e rispettosa insieme alla fondazione Pistoletto in un evento al Superstudio Più di Milano.
È ufficiale: la sovraintendente del quarto distretto di San Francisco, Katy Tang, ha annunciato che non verranno più venduti nuovi capi in pelliccia animale a partire dal 2019.