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L’innovazione può dare un futuro sostenibile ai polmoni verdi del nostro pianeta: lo sottolinea l’edizione 2024 del report Fao sullo stato delle foreste.
Melania Trump ha deciso. La magnolia che dal 1828 contraddistingue la facciata meridionale della Casa Bianca è gravemente danneggiata e per questo sarà abbattuta, ma non tutto è perduto.
Siamo nel 1828, a Washington. Andrew Jackson, settimo presidente degli Stati Uniti d’America, fa il suo ingresso ufficiale alla Casa Bianca, al civico 1600 di Pennsylvania Avenue. Con lui, però, non c’è la moglie Rachel, morta pochi giorni prima. Per questo decide di onorarla con un gesto che la ricorderà per sempre: sceglie un germoglio del suo albero preferito nella loro fattoria del Tennessee e lo pianta nel giardino della residenza presidenziale. Da allora, quella magnolia è cresciuta tanto da essere visibile dalle finestre della sala da pranzo di Stato al primo piano, e da quelle delle camere da letto private al secondo. È un simbolo talmente forte che dal 1928 al 1998 la sua immagine è sulle banconote da venti dollari. Ora, però, dopo duecento anni di storia e decine di eventi ufficiali testimoniati, l’albero sarà tagliato.
La decisione è stata presa dalla first lady Melania Trump dopo aver esaminato il “dossier” prodotto dagli specialisti del National Arboretum, un’importante centro di conservazione e ricerca botanica. Secondo il report, ottenuto in esclusiva dalla Cnn, la magnolia deve essere rimossa nel giro di breve tempo: “La struttura generale della pianta è gravemente compromessa e l’albero dipende totalmente dal supporto artificiale, senza il quale sarebbe caduto anni fa”. Per riuscire a tenerlo in piedi, infatti, è stato costruito un sistema di cavi che ora, però, sta cedendo.
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La direttrice della comunicazione della first lady, Stephanie Grisham, ha assicurato che la signora Trump ha esaminato ogni opzione prima di prendere la sua decisione. Fiduciosa che “ogni sforzo possibile sia stato fatto per preservare questo albero storico”, è però preoccupata per la “sicurezza dei visitatori e dei membri della stampa che spesso si trovano proprio di fronte alla magnolia durante il decollo dell’elicottero presidenziale”. In effetti, i venti generati dalle pale del mezzo hanno contribuito a danneggiare l’albero.
Quando la magnolia sarà tagliata, sparirà un “inquilino” storico della Casa Bianca, che aveva persino ispirato un set di porcellane da tavola commissionato dalla moglie di George W. Bush. Barack Obama ne aveva tagliato una piantina per donarla agli abitanti di Cuba, che fu piantata durante il suo viaggio sull’isola. Tuttavia, non tutto è perduto: per diversi mesi alcuni germogli dell’albero sono stati coltivati in un luogo segreto e hanno già raggiunto un’altezza di circa tre metri. Una nuova magnolia, nata da quella originale, sarà quindi piantata nello stesso luogo. E il legno della prima, ha assicurato Melania Trump, verrà conservato.
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