Nel 2022 il premio Sacharov per la libertà di pensiero va al popolo ucraino.
Il riconoscimento è conferito dal Parlamento europeo a chi difende i diritti umani.
La cerimonia di premiazione si è tenuta il 14 dicembre a Strasburgo.
A meritare il premio Sacharov per la libertà di pensiero, il massimo riconoscimento conferito dall’Unione europea a chi difende i diritti umani, quest’anno è il popolo ucraino. Una sua delegazione ha partecipato alla cerimonia di premiazione che si è tenuta a Strasburgo il 14 dicembre 2022; è intervenuto in video anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nella rosa dei finalisti c’erano anche il co-fondatore di Wikileaks Julian Assange e la Commissione per la verità della Colombia.
Un riconoscimento al coraggio del popolo ucraino
“Il messaggio dell’Europa è stato chiaro: siamo al fianco dell’Ucraina. Non guarderemo altrove”, ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola durante la cerimonia. “Il popolo ucraino non sta combattendo solo una guerra di indipendenza, ma anche una guerra di valori. I valori che sono alla base della nostra vita nell’Unione europea e che per molto tempo abbiamo avuto il lusso di dare per scontati ogni giorno”.
🔴 LIVE: the people of Ukraine are awarded the 2022 Sakharov Prize for Freedom of Thought. Watch the ceremony in the European Parliament in Strasbourg ↓ https://t.co/p9i1qhs73j
La delegazione che ha partecipato alla consegna del premio Sacharov è formata dall’attivista Oleksandra Matviychuk, presidente del Centro per le libertà civili, organizzazione già insignita del premio Nobel per la pace 2022; Yulia Pajevska, fondatrice dell’unità medica di evacuazione Angeli di Taira; Ivan Federov, sindaco di Melitopol; Olekssandr Chekryhin e Stanislav Kulykivskyi, del servizio di emergenza di Stato; Yaroslav Bozhko, del movimento di resistenza civile Nastro giallo. Collegato in video, il presidente ucraino Zelensky ha esortato ad “agire ora, senza aspettare che la guerra finisca, per consegnare alla giustizia tutti coloro che l’hanno scatenata e per impedire il protrarsi delle aggressioni”.
Cos’è il premio Sacharov per la libertà di pensiero
Il fisico russo Andrei Sacharov tra gli anni Quaranta e Cinquanta contribuì allo sviluppo della bomba a idrogeno, salvo poi scagliarsi contro gli esperimenti militari a scopo bellico e mostrarsi molto critico nei confronti della repressione operata dal regime sovietico. Nel 1970 in poi si dedicò a tempo pieno all’attivismo politico in difesa dei diritti civili e delle persone ingiustamente perseguitate. Questa sua opera di dissidenza gli valse il premio Nobel per la pace nel 1975.
A lui il Parlamento europeo ha intitolato il premio Sacharov per la libertà di pensiero, assegnato ogni anno a una persona o a un’organizzazione che si battono per le libertà fondamentali e i diritti umani. Ciascuna candidatura viene presentata da almeno quaranta eurodeputati o un gruppo politico, per poi essere valutata da tre commissioni (per gli affari esteri, per lo sviluppo e la sottocommissione per i diritti umani). Una volta scelta la rosa dei tre finalisti, è la conferenza dei presidenti a decretare il vincitore o la vincitrice che riceve un riconoscimento economico di 50mila euro nel corso di una solenne seduta plenaria a Strasburgo. Gli ultimi premiati in ordine di tempo sono l’economista uiguroIlham Tohti nel 2019, l’opposizione democratica bielorussa nel 2020 e l’attivista russo Alexei Navalny nel 2021.
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