Scegliere con consapevolezza gli elettrodomestici di casa, e usarli correttamente, contribuisce in modo rilevante a consumare meno energia. Il che ha conseguenze positive in termini economici e ambientali.
In Europa, tutti gli elettrodomestici devono essere accompagnati da un’etichetta energetica che fornisce informazioni sul loro livello di consumo.
I nuovi modelli di lavatrice, oltre ad avere una classe energetica più elevata, dispongono di funzioni ad hoc per gestire al meglio i lavaggi.
Il frigorifero pesa fino al 25 per cento sulla spesa totale di energia di una famiglia. Alcuni semplici accorgimenti aiutano anche a conservare meglio il cibo, limitando gli sprechi alimentari.
Negli ultimi mesi, le forniture di gas ed elettricità stanno subendo rincari significativi a causa del rialzo delle materie prime e degli assetti geopolitici che si stanno delineando. Rincari che pesano molto sulle bollette di imprese e aziende, ma anche di privati, e che incentivano le famiglie a limitare i consumi quotidiani di energia, anche in ambito domestico.
I dati del primo trimestre 2022 del monitoraggio Arera (Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità) evidenziano un aumento della bolletta dell’elettricità del 55 per cento e del 41,8 per cento di quella del gas, mentre recenti dati Ipsos confermano la volontà delle famiglie di risparmiare: il 23 per cento delle persone intervistate ha dichiarato, infatti, che nei prossimi mesi ridurrà i consumi di elettricità e gas e il 16 per cento cercherà di evitare gli sprechi.
Consumare meno energia non significa solamente abbassare la bolletta, ma anche salvaguardare l’ambiente: come evidenziato recentemente nel terzo capitolo dell’ultimo rapporto Ipcc, abbiamo solo tre anni per arrestare il riscaldamento globale entro la soglia limite di 1,5 gradi centigradi, al di sopra della quale molti degli effetti dei cambiamenti climatici diventeranno irreversibili. Limitare i consumi non è più solo un’opzione, ma una necessità.
Come fare? Utilizzando gli elettrodomestici presenti nelle nostre case in modo più consapevole in tutte le fasi, a partire da quella di acquisto, in cui è fondamentale l’attenta lettura dell’etichetta energetica.
Le etichette di classe energetica degli elettrodomestici
In Europa, tutti gli elettrodomestici devono essere accompagnati da un’etichetta energetica che fornisce informazioni sul loro livello di consumo. Secondo la nuova etichettatura introdotta nel marzo 2021, le classi di quasi tutti gli elettrodomestici sono identificate dalla A (massima efficienza) alla G (bassa efficienza).
Il 1° marzo (ma già oggi su molti elettrodomestici) debutta la nuova etichetta energetica che abolisce la classe A+++ e arriva al massimo alla A. Ecco cosa cambia e come leggere le nuove informazioni https://t.co/IjG9pQzhJKpic.twitter.com/vKQc0LefTH
Le etichette energetiche sono state introdotte nell’Unione europea nel 1994, portando subito dei benefici: hanno incentivato l’innovazione tecnologica dei prodotti e lo continuano a fare, con vantaggi ambientali considerevoli. Secondo l’Unione europea, l’acquisto di elettrodomestici appartenenti alle classi più efficienti corrisponderà a un risparmio energetico di 38 terawattora annui entro il 2030, equivalenti al consumo energetico annuo dell’Ungheria.
Anche se gli apparecchi ad alta efficienza hanno prezzi di vendita superiori, l’investimento iniziale viene ammortizzato da una miglior resa energetica, visto che i loro costi operativi possono essere inferiori fino al 25 per cento rispetto a modelli meno efficienti.
In caso di grossi guasti, quindi, è bene valutare se conviene far riparare l’elettrodomestico o acquistarne uno nuovo: nonostante risparmiare significhi innanzitutto non acquistare, alcuni modelli obsoleti o mal funzionanti consumano molto di più rispetto a quelli nuovi, oltre a essere pericolosi. Inoltre, gli elettrodomestici di nuova generazione hanno funzionalità speciali integrate che migliorano il nostro stile di vita e ci permettono di impattare sempre meno sull’ambiente.
Come risparmiare con gli elettrodomestici: lavatrice e lavastoviglie
Lavatrice e lavastoviglie consumano non solo energia ma anche acqua, bene prezioso nonché ulteriore voce di spesa. Secondo stime di Enea, scegliendo un modello di lavatrice tra i più efficienti, si possono risparmiare fino a più di 45 chilowattora e più di 8 euro ogni cento cicli di lavaggio. Secondo lo strumento di calcolo dei consumi messo a disposizione da Altroconsumo, invece, se prendiamo come esempio una lavatrice familiare con carico massimo di 7 chilogrammi che effettua quattro cicli a settimana, una classe G ci farà spendere 68 euro all’anno, mentre una classe A 30 euro. Il risparmio è di quasi 40 euro.
I nuovi modelli appartenenti alle classi energetiche più elevate hanno di solito anche funzioni ad hoc che aiutano a gestire al meglio i lavaggi. Quasi tutte le lavatrici moderne, come le lavatrici Samsung Ai Control, posseggono programmi di lavaggio eco, concepiti per far risparmiare dal 30 al 45 per cento di energia, massimizzando l’effetto del detersivo e consumando meno acqua.
Quelle più all’avanguardia sono dotate di sensori che rilevano il peso della biancheria e il grado di sporco per determinare la quantità ottimale di acqua e detersivo, erogato automaticamente in base anche alla durezza dell’acqua. Getti di vapore igienizzante eliminano sporco, acari, allergeni e fino al 99,9 per cento dei batteri senza usare prodotti chimici né rovinare le fibre. Infine, le lavatrici smart dotate di intelligenza artificiale ricordano le preferenze degli utenti e personalizzano il processo di lavaggio anche in base alle condizioni atmosferiche esterne.
Indipendentemente dal modello scelto, alcune buone pratiche permettono di limitare gli sprechi:
usare detersivi ecologici (in commercio se ne trovano anche alla spina) limitandosi alle dosi consigliate dal produttore, senza eccedere;
effettuare cicli a pieno carico;
approfittare degli orari di risparmio energetico, se previsti dal proprio contratto di fornitura elettrica;
lavare a basse temperature: un ciclo di lavatrice a 90 gradi fa consumare il doppio rispetto a uno a 40 gradi;
non effettuare il prelavaggio né per la lavatrice né per la lavastoviglie. In caso di macchie sugli indumenti, pre trattare i capi mettendoli in ammollo prima di passarli alla lavatrice; per le stoviglie, invece, togliere i residui di cibo non con acqua, ma con un fazzoletto;
saltare il ciclo di asciugatura nella lavastoviglie.
Come risparmiare con il frigorifero
Il frigorifero è sempre in funzione, ventiquattro ore su ventiquattro, tutto l’anno: il suo utilizzo pesa fino al 25 per cento sulla spesa totale di energia. Anche in questo caso, secondo stime Enea, con un frigocongelatore di classe B potremo spendere da circa la metà a circa un terzo di quanto spenderemmo con un modello di classe G.
Come se non bastasse, un uso scorretto è collegato allo spreco alimentare. I dati del Rapporto “Il caso Italia” 2022 di Waste watcher international mostrano infatti che, in media, ogni italiano butta più di mezzo chilo di cibo alla settimana, più di 30mila chili all’anno. Il 47 per cento degli intervistati si dimentica degli alimenti acquistati che, quindi, scadono e si deteriorano: conservarli correttamente farebbe risparmiare alle famiglie italiane più di 5mila euro all’anno.
Oltre alla classe energetica di appartenenza, le tecnologie integrate aiutano ad abbattere consumo energetico e spreco alimentare. Il no frost, per esempio, conserva la freschezza dei cibi più a lungo, evitando la formazione di brina.
Un’altra tecnologia è quella che permette di utilizzare l’aria come isolante: in questo modo le pareti interne dei frigoriferi sono più sottili fino al 30 per cento, offrendo una maggiore capacità in dimensioni standard, ossia un maggior controllo degli alimenti all’interno, e un isolamento ancora più efficiente, prevenendo gli sbalzi di temperatura che vengono comunque regolati in automatico. Se poi si aggiunge un rivestimento interno in acciaio che trattiene il freddo, il risparmio energetico è garantito.
I nuovi modelli gestiscono in automatico le temperature nei diversi scomparti o anche in diversi punti di uno stesso scomparto, grazie all’utilizzo di divisori flessibili che possono essere spostati facilmente per rendere lo spazio più grande o più piccolo a seconda delle esigenze. I sensoriintegrati invece monitorano i cibi riposti attraverso i codici a barre o tramite le radiofrequenze, per poi avvisare quando si stanno avvicinando alla data di scadenza.
Indipendentemente dal modello che si possiede, è importante seguire alcune regole fondamentali:
sceglierne uno delle giuste dimensioni, sulla base del numero di componenti della famiglia. Più il frigo è grande, infatti, più il suo tempo di raffreddamento è maggiore;
organizzare il cibo così da trovare immediatamente quello che si cerca, senza lasciare inutilmente la porta aperta o far scadere gli alimenti;
scongelare gli alimenti nel frigo, il che aiuta a raffreddare l’interno;
lasciar raffreddare il cibo prima di riporlo nel frigo;
controllare leguarnizioni isolanti, in modo che lo sportello aderisca sempre in maniera perfetta all’incasso;
accertarsi che i gas refrigeranti siano accettabili da un punto di vista ambientale: talvolta anche nei nuovi modelli è utilizzato il Cfg, gas dannoso per l’atmosfera e per la fascia di ozono.
Come risparmiare con il forno
Il dispendio di energia legato al forno elettrico è legato soprattutto alla frequenza di utilizzo. Anche in questo caso ci sono alcuni trucchi che sono validi indipendentemente dal modello: utilizzare il programma ventilato ci farà risparmiare fino a un terzo del consumo di energia elettrica rispetto a un programma statico, riducendo il tempo di cottura. Una buona pratica è anche quella di pre riscaldare il forno solo quando richiesto dalla ricetta e spegnerlo prima di raggiungere la cottura desiderata, sfruttando il calore residuo per completarla. Infine, aprire lo sportello il minimo indispensabile durante la cottura per non disperdere calore.
Ma anche un forno può essere intelligente. Come? Alcuni modelli sono suddivisi in due scomparti che, a seconda della necessità, permettono di utilizzare il vano del forno in tutta la sua capacità oppure di dividerlo in due, raggiungendo più in fretta la temperatura desiderata. I sistemi di pulizia integrati in cottura oppure a vapore permettono di non usare prodotti chimici per la pulizia.
Insomma, scegliere il modello giusto alle proprie esigenze e usare gli elettrodomestici di casa in modo razionale può significare ridurre gli sprechi energetici in modo significativo: basterà seguire qualche accorgimento per ottenere risultati concreti, sia di risparmio di denaro che in sostenibilità.
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