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Per la Giornata mondiale degli oceani, Adidas e Parley organizzano una corsa globale per sostenere la causa contro l’inquinamento della plastica: è Run for the oceans.
Gli oceani, che un tempo ribollivano di vita, sono oggi sempre più vuoti, uccisi lentamente dalle tonnellate di plastica che ogni anno vengono gettate in acqua, dal sovrasfruttamento delle popolazioni ittiche, dalle pratiche di acquacoltura insostenibili, dall’introduzione di specie alloctone e, naturalmente, dai cambiamenti climatici che ne hanno alterato la composizione chimica. L’enorme quantità di gas serra immessi in atmosfera sta aumentando rapidamente l’acidità degli oceani e potrebbe presto renderli invivibili per la maggior parte delle creature marine. Per contribuire alla salvaguardia degli oceani e denunciare la minaccia dei rifiuti di plastica, Adidas e Parley for the Oceans, organizzazione che si occupa della tutela degli ecosistemi oceanici, hanno organizzato una corsa che coinvolge, ogni anno, runner da tutto il mondo.
L’iniziativa, chiamata Adidas x Parley Run for the Oceans, che si tiene nel mese della Giornata mondiale degli oceani, è aperta a tutti. L’obiettivo è proprio quello di dimostrare come lo sport abbia il potere di cambiare le vite e promuovere azioni positive, sensibilizzando l’opinione pubblica attraverso ogni passo di corsa.
Per partecipare all’edizione di Milano del 29 giugno basta registrarsi, qui. Correndo in qualsiasi momento nell’arco della settimana, i partecipanti accumuleranno un certo numero di chilometri che andranno a sommarsi a quelli percorsi da tutti gli altri corridori nel mondo che aderiscono al movimento.
Per incoraggiare i partecipanti e far conoscere loro il delicato ecosistema degli oceani e le strategie da adottare per la loro conservazione, è stata creata da Runtastic un’apposita story run. Con il termine “story run” si indicano storie motivazionali da ascoltare durante la corsa, narrate da attori professionisti, con una colonna sonora studiata ad hoc e sono state sviluppate esclusivamente per Runtastic.
L’8 giugno si festeggia la Giornata mondiale degli oceani. A proporne la nascita è stato il governo canadese nel 1992, al Summit della Terra tenutosi quell’anno a Rio de Janeiro. Dal 2008 la ricorrenza è riconosciuta dalle Nazioni Unite (Onu). Nel 2018 si sono tenute decine di eventi: al Palazzo di vetro di New York, sede dell’Onu, è intervenuto anche il fondatore di Parley for the oceans che riunisce artisti provenienti da tutto il mondo. Uno di loro, il fotografo Chris Jordan, ha reso disponibile gratuitamente il proprio film Albatross per denunciare i devastanti effetti della plastica sugli albatri.
Nel 2015 l’azienda di abbigliamento sportivo tedesco ha stretto una partnership con Parley for the Oceans, organizzazione che ha lo scopo di far crescere la consapevolezza della bellezza e della fragilità degli oceani, per contrastare l’allarmante fenomeno dei rifiuti plastici nei mari di tutto il mondo (che causano ogni anno la morte di 1,5 milioni di animali). “I rifiuti plastici sono una delle principali minacce per gli oceani – ha affermato Eric Liedtke, membro del consiglio di amministrazione di Adidas. – Due anni fa abbiamo dimostrato il nostro impegno per contrastare questo problema, siamo riusciti a realizzare alcuni interventi iniziali importanti, volti a eliminare la plastica vergine dalla nostra catena logistica. Ma dobbiamo fare di più. Puntiamo a creare un movimento globale per evitare che gli oceani soccombano sotto il peso della plastica”.
Un gesto semplice, naturale e istintivo come la corsa diventa il mezzo per diffondere un messaggio di speranza, contro la plastica usa e getta e con l’obiettivo di favorire un cambiamento positivo per gli oceani. “Run for the Oceans è una celebrazione, un momento di riflessione, una parata di pace – ha commentato Cyrill Gutsch, fondatore di Parley for the Oceans – un’occasione per essere consapevoli di ogni respiro che prendiamo”.
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