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Il 4 e 5 ottobre si svolgerà a Milano il Salone della Csr e dell’innovazione sociale, occasione per condividere le buone pratiche e stimolare il dialogo tra imprese e istituzioni.
La forbice tra imprese e sostenibilità sembra essersi ridotta, soprattutto grazie alla crescente richiesta dei consumatori di aziende socialmente responsabili, rispettose dell’ambiente e dei lavoratori. Diversi studi hanno infatti dimostrato che i consumatori sono sempre più propensi ad acquistare prodotti di imprese trasparenti e sostenibili.
Il 4 e 5 ottobre, all’Università Bocconi di Milano, si svolgerà il Salone della Csr e dell’innovazione sociale, evento dedicato alla sostenibilità e all’innovazione, nato per offrire un’occasione di incontro per gli addetti ai lavori per confrontare programmi, progetti e idee per il futuro. La manifestazione, che ha ormai raggiunto la quarta edizione, ospiterà oltre centoquaranta organizzazioni e consentirà ai visitatori di partecipare a incontri, convegni e presentazioni sul tema della responsabilità sociale di impresa. I due giorni saranno ricchi di spunti e si parlerà, tra le altre cose, di economia circolare, welfare aziendale, riqualificazione edilizia e sviluppo del territorio, smart working, città sostenibili e crowfunding.
“Le aziende hanno capito che una maggiore efficienza nel processo produttivo fa risparmiare l’impresa – ha affermato Rossella Sobrero, promotrice del Salone della Csr. – L’edizione 2016 poggia su tre parole chiave: cambiamento, coesione e competitività. Non può esistere sviluppo senza collaborazione, al di fuori di comportamenti inclusivi; la competitività è infatti il risultato di un nuovo modo di fare impresa”.
Secondo indagini di mercato sono le persone nate tra il 1980 e il 2000 quelle a dare maggiore importanza ai comportamenti etici e socialmente responsabili delle imprese. Il ruolo dei giovani nell’innovazione, sia aziendale che sociale, è dunque determinante, non a caso al Salone della Csr sarà presente anche una rete di studenti universitari, chiamata CsrNatives. Questa rete raccoglie, appunto, i nativi della Csr, ovvero quei giovani che credono nella sostenibilità e nell’innovazione sociale e che potrebbero diventare i manager di domani.
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