Con l’ambasciata a Gerusalemme, Trump non ha fatto alcun “regalo” a Israele
La scelta di spostare l’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme non è un regalo per Israele: è la condanna all’isolamento e alla paura.
La scelta di spostare l’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme non è un regalo per Israele: è la condanna all’isolamento e alla paura.
Nel giorno dello spostamento dell’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme, scoppia la rivolta palestinese. Almeno 58 uccisi dai soldati israeliani.
Padre madre e quattro figli hanno effettuato tre attentati in altrettante chiese cristiane a Surabaya, in Indonesia: almeno 13 i morti e decine i feriti.
Noura ha ucciso il marito che l’aveva violentata. Un tribunale del Sudan non le ha concesso alcuna attenuante e l’ha condannata a morte. Insorge Amnesty.
La diga di Solai, in Kenya, ha ceduto nella serata di mercoledì: decine le vittime accertate. Nella zona precipitazioni torrenziali da settimane.
Il presidente degli Stati Uniti Trump ha comunicato la decisione di uscire dall’accordo nucleare iraniano. Il Regno Unito la definisce un “sabotaggio diplomatico immorale”.
Tra luci e ombre, le recenti elezioni in Libano segnano un momento fondamentale nella storia del paese. Era da quasi dieci anni che il parlamento non veniva rinnovato.
Ha tentato di correre per le elezioni presidenziali in Messico del 2018, senza riuscirci. Questa è la storia di Marichuy, rappresentante degli indigeni scelta per dare nuova vita al femminismo e alla difesa dell’ambiente.
Due esplosioni hanno scosso la capitale dell’Afghanistan, Kabul. Il secondo attacco ha preso di mira i giornalisti accorsi sul posto. Almeno 25 i morti.
Al confine tra la Corea del Nord e la Corea del Sud il 27 aprile si fa la storia: storico summit bilaterale tra Kim Jong-un e Moon Jae-in.