
Il museo Vites, parte della rete Sud heritage, testimonia come l’incontro fra tradizione e innovazione possa favorire la sostenibilità in viticoltura.
Ingredienti 500 g di quinoa cotta (250 g. di partenza) 4 uova 1 piccola cipolla 200 g di feta sbriciolata 1 spicchio d’aglio 1 mazzetto di cavolo riccio in foglie (o cavolo toscano) 4-5 pomodorini secchi sott’olio 100 g di pangrattato sale marino integrale olio extravergine per ungere gli stampini (o burro) qualche striscia di
Ingredienti
500 g di quinoa cotta (250 g. di partenza)
4 uova
1 piccola cipolla
200 g di feta sbriciolata
1 spicchio d’aglio
1 mazzetto di cavolo riccio in foglie (o cavolo toscano)
4-5 pomodorini secchi sott’olio
100 g di pangrattato
sale marino integrale
olio extravergine per ungere gli stampini (o burro)
qualche striscia di carta forno
stampini da muffin
Preriscaldare il forno a 180 gradi. Ungere abbondantemente gli stampini e inserire una striscia di carta forno centralmente per facilitare l’estrazione degli spuntini quando saranno cotti. Tritare a pezzetti la cipolla e sbattere le uova. Tritare lo spicchio d’aglio e ridurre a pezzetti i pomodorini secchi. Far saltare le foglie del cavolo riccio in una padella con poco olio fino a quando saranno morbide. Tagliarle a pezzetti.
In una ciotola mescolare la quinoa cotta con poco sale e le uova sbattute. Aggiungere la cipolla, la feta sbriciolata, l’aglio, i pomodorini, il cavolo cotto. Aggiungere buona parte del pangrattato e lasciare riposare per qualche minuto in modo che il pane grattugiato assorba un po’ di umidità. Riempire gli stampini con la miscela di quinoa, in modo omogeneo, premendo l’impasto verso il basso, dopodiché cospargere il pangrattato rimasto. Cuocere in forno per 25-30 minuti o fino a quando la superficie dei “muffin” sarà completamente dorata.
Rimuoverli dagli stampini dopo pochi minuti, estraendoli con l’aiuto dei bordi di carta da forno che fuoriescono dagli stampini. Sono buoni siano caldi che a temperatura ambiente, soprattutto se serviti con un’insalata di avocado e tanta erba cipollina tritata.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il museo Vites, parte della rete Sud heritage, testimonia come l’incontro fra tradizione e innovazione possa favorire la sostenibilità in viticoltura.
Colorato, di stagione, in gran parte vegetariano: dagli antipasti al dolce, ecco come abbiamo composto il nostro menù di Pasqua ideale!
Nelle scuole messicane è entrato in vigore il divieto governativo di cibo spazzatura per contrastare l’emergenza obesità nei bambini.
Secondo il World Happiness Report, la condivisione dei pasti contribuisce a un maggior benessere soggettivo e a livelli più elevati di supporto sociale.
La mancanza di uova negli Stati Uniti porta alla luce un problema importante per il sistema dell’industria alimentare. Una carenza di mercato che si dimentica degli animali.
Lo rivela uno studio che ha analizzato i dati della Corn Belt statunitense, dove si coltiva intensivamente mais ogm: i parassiti hanno sviluppato resistenza alla coltura transgenica.
Dalla gestione dell’acqua ai compost biologici innovativi, il Community learning centre di Dimmerpani è diventato un punto di riferimento per l’agricoltura resiliente. Un’esperienza di successo che parte dalle donne.
Diminuire, o escludere, le proteine animali dalla nostra alimentazione non solo fa bene ma è anche semplice.
Uno studio americano ha osservato l’associazione tra il consumo di cibi ultra-processati e il rischio di artrosi al ginocchio dovuto alla presenza di grasso accumulato nei muscoli delle cosce.