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Il sistema produrrà energia elettrica rinnovabile a partire da metanolo, idrogeno e platino.
È il primo villaggio al mondo a essere alimentato a celle a combustibile. Sorge in un’area rurale della municipalità di Naledi, a sud di Johannesburg, non raggiunta ancora dalla rete elettrica.
Per ora si tratta di un progetto pilota, frutto della collaborazione tra la canadese Ballard, società produttrice di celle a combustibile e l’Anglo American Platinum, il più grande produttore al mondo di platino. Il programma è stato fortemente voluto dal governo sudafricano, che vede nelle mini centrali a celle a combustibile una delle soluzioni per sopperire alla cronica mancanza di accesso alla rete elettrica da parte di molte aree della nazione.
Un fonte di energia rinnovabile e sostenibile, una mini centrale elettrica off-grid in grado di generare 15 kW di elettricità, fino ad un massimo di 60 kW con batterie aggiuntive, e che permetterà di fornire energia a circa 34 famiglie per un anno intero.
“L’accesso ad una fonte di energia pulita, affidabile e a basso costo è una componente vitale per il benessere sociale ed economico della nostra comunità”, ha dichiarato il sindaco di Moqhaka, Justice Mareka.
Questo tipo di tecnologia, già commercializzata per frigoriferi e macchinari industriali, utilizza delle pile a combustibile che sfruttano la reazione chimica tra metanolo, idrogeno e platino per produrre appunto elettricità.
Inizialmente saranno le stesse aziende a coprire i costi del progetto, che vedono nel sistema a celle a combustibile un’ottima chance per lo sviluppo di un nuovo mercato, basato sul platino come materia prima e su questo itpo di tecnologia. “Questa iniziativa creerà nuovi posti di lavoro, offrendo l’opportunità di esportare nuovi prodotti ai mercati emergenti”, ha spiegato Godfrey Oliphant, vice ministro del Dipartimento per le risorse minerarie del Sudafrica. “Si verrà a creare così un nuovo settore tecnologico nel nostro Paese, con la creazione di un nuovo mercato del platino”.
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