
La società LEGO ha spiegato che anni di studi e sperimentazioni non hanno portato a trovare materiali più sostenibili adeguati. Ma la ricerca continua.
Tre adolescenti irlandesi hanno dimostrato come migliorare le coltivazioni di cereali utilizzando batteri azotofissatori naturalmente presenti nel terreno.
Dopo poco meno un anno di ricerche, Ciara Judge, Emer Hickey e Sophie Healy-Thow, hanno scoperto che i semi trattati con batteri azotofissatori presenti naturalmente nel terreno, germogliano il 50 per cento più in fretta dei normali semi, dando raccolti di orzo e avena con un rendimento maggiore del 70 per cento.
Il tutto è nato semplicemente osservando ciò che la natura mette a disposizione in particolar modo nelle coltivazioni dei legumi. Le radici dei piselli, ad esempio, vivono in simbiosi con batteri azotofissatori che migliorano le capacità di crescita delle piante.
Allora perché non utilizzare questo meccanismo anche per piante che non sfruttano questo processo di collaborazione? Così le tre adolescenti, dopo aver condotto i loro esperimenti su 9.500 semi e guidate dalla loro insegnante, hanno raccolto questi risultati entusiasmanti.
Le tre giovani scienziate hanno così presentato la loro scoperta alla Fiera della Scienza organizzata da Google e dedicata appunto ai giovani scienziati, argomentando così il loro esperimento: “Questi risultati hanno un significativo potenziale per aumentare le rese delle colture alimentari e ridurre le perdite dovute alle avverse condizioni meteo. Offrono anche l’opportunità di ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura, riducendo l’uso di fertilizzanti. Vista la crescente domanda di cereali a livello globale, questa scoperta potrebbe aiutare ad una parziale soluzione della crisi alimentare”.
Le tre ragazze hanno vinto la manifestazione, arrivata alla sua quarta edizione, ricevendo in premio un viaggio alle Galapagos, una borsa di studio di 50 mila dollari e la possibilità di partecipare alla formazione degli astronauti presso la Virgin Galactic Spaceport.
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