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Può raggiungere i 1.200 chilometri all’ora e trasportare sia persone sia merci. Hyperloop, il treno super veloce ideato da Elon Musk, verrà realizzato negli Emirati Arabi entro il 2020. Sarà alimentato mediante energia rinnovabile.
Nato da un’idea di Elon Musk, fondatore della casa costruttrice d’automobili elettriche Tesla, Hyperloop è un treno super veloce in grado di raggiungere i 1.200 chilometri all’ora. Sinora considerato una remota frontiera della tecnica, potrebbe diventare realtà prima del previsto e costituire la base per un rivoluzionario sistema di trasporto intermodale. Un sistema integralmente elettrico, quindi a zero emissioni, e alimentato mediante fonti rinnovabili.
Il treno Hyperloop collegherà Abu Dhabi a Dubai entro il 2020, percorrendo circa 160 km in dodici minuti, quindi viaggiando a una velocità media di 800 chilometri all’ora. Gli emirati bruceranno sul tempo la California, sin dagli albori del progetto interessata alla creazione di una rete ferroviaria super veloce tra Los Angeles e San Francisco. Alla base della rivoluzionaria tecnologia vi sono dei condotti nei quali viene creato il vuoto, quindi a bassissima o nulla pressione, all’interno dei quali scorrono dei convogli in grado di raggiungere la velocità del suono. Un risultato reso possibile dalla propulsione generata da un campo magnetico alimentato mediante energia rinnovabile.
Hyperloop è stato ideato nel 2013 da Elon Musk, “padre” della Tesla, che oltre al sistema treno ha pensato allo sviluppo di una vera e propria rete di trasporto intermodale. Un progetto che, ora, gli Emirati Arabi vorrebbero trasformare quanto prima in realtà. I vagoni, denominati Hyperpod, ospitano da sei a cento persone garantendo lo stesso comfort di un salotto e possono essere adattati in funzione di qualsiasi tipo di utilizzo, spaziando dagli impieghi civili classici a quelli ospedalieri e industriali. Hyperpod che, oltretutto, sono convertibili in veicoli a guida autonoma in grado di muoversi su strada, sempre grazie a dei motori elettrici, così da soddisfare capillarmente le esigenze di mobilità.
L’azienda che gestisce il porto di Dubai ha già siglato un accordo per il trasporto dei propri container a un deposito distante una trentina di chilometri dai moli. La duttilità del treno super veloce non è infatti in discussione, mentre la fattibilità del progetto solleva alcune perplessità. Nonostante gli ottimi risultati di un primo test condotto a maggio 2016 in Nevada, i costi di realizzazione si annunciano faraonici e le altissime velocità raggiunte dai convogli costringono a realizzare una rete che si sviluppi esclusivamente in linea retta. Un problema facilmente ovviabile in Paesi con ampi spazi desertici come gli emirati, ma di ben più ostica soluzione in Europa.
Costoso, complesso, ma a zero emissioni. L’intera struttura di Hyperloop sarebbe infatti alimentabile mediante pannelli solari, pale eoliche, sistemi di recupero dell’energia cinetica e fonti geotermiche. Il treno diventerebbe quanto di più simile a una gigantesca centrale elettrica che trasporta merci e persone; tanto che, in alcune fasce orarie, potrebbe addirittura far viaggiare i passeggeri gratis e reimmettere l’energia in eccesso nella rete. Se anche l’impatto ambientale per la costruzione delle infrastrutture si dimostrasse contenuto, saremmo davanti a un nuovo orizzonte della mobilità sostenibile.
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