L’uso dei sottoprodotti dell’agricoltura nei mangimi animali può permettere un risparmio ecologico e una via diversa per l’ecosostenibilità ambientale.
Ogni stato sarà libero di vietare gli Ogm
In seguito a una votazione il Parlamento europeo ha decretato che i singoli stati possono vietare la coltivazione degli Ogm, anche per motivi “ambientali”.
Un nuovo decisivo passo è stato compiuto nella lotta per l’emancipazione dagli Ogm, ovvero quegli organismi artificiali ottenuti inserendo nel patrimonio genetico dell’organismo “ospite” pezzi di Dna di organismi diversi. Il Parlamento europeo ha infatti approvato una nuova normativa sugli Ogm che prevede che i singoli stati membri dell’unione possano limitare o vietare la loro coltivazione sul proprio territorio.
La nuova normativa limita il ruolo centrale delle aziende biotech e inserisce un importante strumento difesa, oltre alle motivazioni relative all’impatto socioeconomico, all’uso dei terreni e alla pianificazione urbana, consente infatti agli stati di vietare la coltivazione di Ogm per ragioni di “carattere ambientale”. L’apertura rappresenta una vittoria per le organizzazioni ambientaliste e per l’agricoltura biologica, ma la strada da percorrere per ottenere un’agricoltura sostenibile e libera da Ogm è ancora lunga. Il Parlamento, la Commissione e i governi nelle prossime settimane dovranno infatti iniziare i negoziati per mettere a punto il testo definitivo della nuova legge e le varie parti in gioco sono ancora distanti.
Il voto espresso a Bruxelles dagli europarlamentari conferisce agli stati membri solide basi legali per vietare nei propri territori la coltivazione di Ogm, complicando così la vita alle aziende che operano nel settore delle biotecnologie, favorite dal precedente emendamento, che non potranno contrastare i divieti nazionali nelle aule dei tribunali.
“La libertà di scelta degli stati è la soluzione più equa per l’Italia e per l’Europa e lo ribadiremo al Consiglio dei ministri Ambiente dell’Ue che si riunirà a Bruxelles il 17 dicembre prossimo per decisioni formali su questo tema”, ha dichiarato il ministro dell’Ambiente italiano Gianluca Galletti. Per quanto ancora in fase embrionale la decisione presa dal Parlamento europeo rappresenta l’inizio di un futuro libero dagli Ogm.
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